L’incontro con il candidato consigliere regionale Pd Allegri: «Si abbia l’onestà intellettuale di raccontare gli aiuti chiesti e ricevuti dallo Stato: la prossima giunta in Veneto non dovrà solo “gestire” ma avere idee su sanità, infrastrutture e digitale».
VERONA «Dal Governo, di fronte all’emergenza Covid, il Veneto ha ricevuto 8.5 miliardi di prestiti garantiti per le imprese e 1.5 miliardi di prestiti sotto i 30mila euro, 400 milioni di aiuti a fondo perduto per le attività economiche del territorio, mentre il bonus da 600 euro è andato a 335mila Partite Iva e a tutto ciò si aggiungono i 250 milioni di cassa integrazione utilizzati. Si è detto “il Governo deve fare” e il Governo ha già risposto, e risponderà ancora. La domanda a questo punto è se Zaia, che ha governato senza progetto, davvero pensa di poter continuare con il refrain propagandistico dell’autonomia: gli ultimi mesi dimostrano quanto serva una cooperazione vincente tra Stato e Regioni». È questo il tasto su cui ha premuto Andrea Martella, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria, nell’incontro di stamattina al Liston 12 di Piazza Bra.
Il senso del suo messaggio, nell’ambito del sostegno alla candidatura a consigliere regionale di Giandomenico Allegri, è che «la prossima legislatura in Veneto sarà ancora più importante di quelle vissute sinora perché dovrà superare l’idea che il Veneto possa farcela da solo: un’idea antistorica, specie se pensiamo all’ultimo discorso del commissario europeo Ursula von der Leyen circa l’importanza della cooperazione tra Stati, e legata a un micro-sovranismo senza alcuna chance. La realtà è che l’Europa ci dà 209 miliardi da impegnare entro il 2023 nella sanità, nell’ambiente, nel digitale e nelle infrastrutture e nessuno ha ancora capito quale sia la posizione di Zaia al riguardo, né come pensi di collocare il Veneto in una posizione di sviluppo».
Durante l’incontro con la stampa, Allegri è intervenuto per sottolineare che «in questi anni il Veneto è stato semplicemente gestito, non governato con una strategia vera: Zaia ha agito molto sul quotidiano ma senza prevenire i disastri, dall’acqua alta al funzionamento del Mose, dai Pfas ai cosiddetti nubifragi che scoperchiano il lato debole della Regione col consumo di suolo più alto. Quando sento parlare di autonomia, anch’io mi chiedo quale sia l’idea di Zaia visto che spesso usa quel termine da propaganda come una scusante per non realizzare le cose. Sulla sanità, ad esempio, Zaia stesso dovrebbe dire una volta per tutte se è favorevole al Mes e come vuole utilizzarlo: pensiamo alle difficoltà del Veneto nel pianificare una sanità pubblica che va sempre più verso il declino e che necessita di un riequilibrio verso il privato».
All’incontro erano presenti anche l’onorevole Gianni Dal Moro e il senatore Vincenzo D’Arienzo. Così Dal Moro: «La candidatura di Allegri ha un significato importante perché puntiamo su chi ha esperienza sul piano amministrativo ma anche politico. È la nostra scommessa: tornare in Regione con figure di competenza e serietà, visto che la moda del nuovismo ha dimostrato di non essere efficace». Ecco dal canto suo D’Arienzo: «È grazie a Martella e al suo ruolo nel governo se oggi un’azienda importante della provincia veronese come Elcograf può fruire degli ammortizzatori sociali: per il suo appoggio all’emendamento che avevo presentato sulla vicenda Elcograf, al fine d’inserire l’azienda nell’ambito degli ammortizzatori sociali legati all’editoria, sono e siamo felici di accoglierlo qui a Verona».