MANIFESTAZIONE DI VIA EMO, I RESIDENTI NON MOLLANO: “PRIMA VOGLIAMO VEDERE LE MODIFICHE AL PROGETTO”

Pubblicato da il 1 Marzo 2021

Quella di stamattina in via Emo è stata una festosa manifestazione di protesta alla quale hanno partecipato circa 250 persone. Festosa perché i residenti hanno potuto verificare di persona che unendosi possono far valere le loro ragioni. Tra firme fisiche e virtuali la petizione per salvare gli alberi di via Emo ha infatti superato le 2.200 sottoscrizioni.

Di protesta perché, dal riscontro che abbiamo avuto dagli uffici comunali, a ieri nulla era cambiato rispetto al progetto originario che prevedeva il taglio di una cinquantina di piante lungo il tragitto della nuovo collegamento ciclabile tra il Saval e San Zeno di cui una trentina soltanto in via Emo. Gli uffici confermano che le piante risultano ancora condannate e non sia ha alcun riscontro progettuale della promessa del Sindaco secondo il quale “nessuna pianta sarà toccata”.

Per questa ragione lunedì mattina protocolleremo in Comune tutte le firme chiedendo che venga adottata la nostra proposta di variante che consente di bypassare via Emo usufruendo di via Marin Faliero dove c’è tutto lo spazio necessario per allargare i marciapiedi allungando solo di poco il percorso della pista ciclabile.

Ma che cosa sta accadendo dove i lavori della pista sono già stati avviati? Un riscontro diretto lo abbiamo nel tratto iniziale di via Faliero, a circa 500 metri da via Emo, dove le ruspe hanno scavato tutto intorno agli alberi (non pini marittimi ma magnolie) con l’effetto probabile di reciderne le radici e renderle nel giro di poco tempo ammalate.

Ecco il rispetto per gli alberi di Sboarina: prima li strazia, poi li dichiara malati cronici e infine li taglia. Altro che Regolamento del Verde, a Verona questa giunta boscaiola continua impunemente a fare strage di alberi.

Federico Benini, capogruppo Pd Comune di Verona
Sergio Carollo, capogruppo Pd Terza Circoscrizione
Riccardo Olivieri, Segretario Terzo Circolo Pd Verona “Enzo Biagi”

Link alla petizione: http://chng.it/FtQpskvyyv