Bigon (PD): “Capannoni a ridosso del Monastero di Sezano, anche la Regione ha responsabilità per questo sfregio”

Pubblicato da il 12 Maggio 2021
“I capannoni costruiti a ridosso del Monastero di Sezano sono uno sfregio all’ambiente, al paesaggio e anche alla storia. Il fatto che sia tutto legale non lo rende meno grave”. A dirlo è la consigliera regionale veronese del Partito Democratico Anna Maria Bigon all’indomani della manifestazione in Valpantena a sostegno del convento degli stimmatini, adesso circondato da capannoni e vitigni, a cui hanno partecipato circa mille persone.
“È evidente che servano norme più stringenti, perché non è possibile sia permessa la costruzione di due capannoni a pochi metri da un monastero del 1500, in un’area comunque tutelata, oltre all’ennesimo sbancamento di collina per far spazio a nuovi vigneti. La concessione di tutte le autorizzazioni conferma l’inutilità della legge regionale sul consumo di suolo, con il Veneto che si conferma al primo posto da ben tre anni e Verona in testa tra i Comuni. E preoccupa il silenzio-assenso della Soprintendenza che su un progetto così delicato non si è espressa entro i termini previsti”.
“Al tempo stesso non possiamo che ribadire le perplessità sull’espandersi all’infinito della monocoltura vitivinicola, grazie ai generosi finanziamenti di Palazzo Balbi, senza curarsi delle conseguenze negative su ambiente, paesaggio e biodiversità. Davvero non interessa a nessuno come sarà il Veneto che lasceremo ai nostri figli?”.