Bigon (PD): “Visite nelle Rsa, il Governo ha emesso l’ordinanza: le Regioni non hanno più scuse”
“Non ci sono più scuse per vietare le visite dei familiari nelle Rsa, nel pieno rispetto di regole e protocolli per la sicurezza. Il ministero della Salute ha firmato l’ordinanza, adesso tocca alla Regione mettere fine a un isolamento ingiustificato”. È quanto afferma la vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico, dopo l’annuncio dell’ordinanza da parte del ministro Speranza che consente le visite agli ospiti delle strutture residenziali. “Era attesa da giorni, è inaccettabile che in troppi si siano fatti trovare impreparati. I dati di ieri indicano che otto Rsa su 10 erano ancora chiuse, già da oggi la situazione deve assolutamente cambiare”, spiega l’esponente dem che il mese scorso aveva presentato una mozione, sottoscritta dai colleghi Vanessa Camani, Andrea Zanoni e Francesca Zottis con cui si chiedeva l’adozione di un protocollo unico regionale in modo da non lasciare la responsabilità in mano ai direttori delle singole Rsa.
“Mercoledì scorso la Conferenza Stato-Regioni ha approvato le linee guida, sabato con la firma dell’ordinanza è caduto anche l’ultimo tabù. Da febbraio i degenti sono tutti vaccinati, così come gran parte del personale sociosanitario: non ci sono motivazioni reali per impedire le visite dei parenti rispettando i protocolli di sicurezza. Stiamo parlando di persone che vivono in totale isolamento da 14 mesi e che adesso, finalmente, hanno il diritto di poter vedere i propri cari”.