I guai di Setti fanno venire meno anche l’ultimo presupposto del project Stadio

Pubblicato da il 14 Maggio 2021

Se sono vere le accuse di appropriazione indebita e di autoriciclaggio contestate dalla Procura di Bologna nei confronti del presidente del Verona Setti significa che mentre l’amministrazione comunale si prodigava per rateizzare i debiti che l’Hellas aveva accumulato per il mancato pagamento del canone di affitto dello stadio Bentegodi, c’era già chi, dai vertici della società calcistica, lavorava contro la società stessa.
Gli stessi vertici che hanno giocato un ruolo chiave anche nel far decollare il project financing per il nuovo stadio, un progetto inviso al quartiere, respinto dall’altra grande società cittadina, il Chievo; che non ha riscosso particolare fiducia nel resto della città e che non è stato ritenuto particolarmente solido dagli uffici comunali.
Senza l’adesione di almeno una delle due più grandi società professionistiche della città, in questo caso l’Hellas di Setti, al tempo dirimpettaio della società proponente Arena di Verona Srl, il project non avrebbe mai avuto possibilità di partire.
Ci domandiamo pertanto che cosa ha intenzione di fare oggi il Sindaco, rimasto l’unico sostenitore del nuovo stadio.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani