Serit: a Mariotti il sindacato piace militante (a suo sostegno)

Pubblicato da il 28 Ottobre 2021

Continuano, nel silenzio assordante del Sindaco Sboarina che aveva promesso “merito e professionalità” nella gestione delle aziende partecipate, i tentativi di Massimo Mariotti di plasmare Serit a uso e consumo proprio e del proprio partito, Fratelli d’Italia, in barba ai delicatissimi passaggi che l’azienda deve affrontare entro la fine dell’anno per garantire la propria sopravvivenza.

Dopo il radicale spoil system che ha portato al defenestramento del direttore generale (azione che costerà molto cara alle casse aziendali in quanto destinata a soccombere nella inevitabile causa di lavoro); le consulenze assegnate ad ex dirigenti di Fratelli d’Italia della Lombardia, le promozioni di militanti di Fdi ai massimi vertici aziendali, ora Mariotti cerca di crearsi in casa anche una controparte sindacale “su misura”.

L’agente di questo salto di qualità è Giuseppe De Siati, già noto alle cronache per la vicenda dei 14 mila euro che non tornavano all’Ufficio Permessi di Amt. Licenziato da Amt la figura di De Siati rispunta proprio in queste settimane in Serit (assunto da chi?) dove sta intraprendendo una fulminea carriera di leader sindacale nelle file dell’Ugl, sindacato di cui Mariotti è (o è stato almeno fino al settembre 2020) un dirigente nazionale. 

Assunto come netturbino e divenuto presto responsabile dell’Urp, il 2 settembre 2021 De Siati viene infatti nominato responsabile regionale Veneto della Federazione “Ugl  Partecipate Servizi Ambientali”. Il 7 settembre in qualità di rappresentante di una “organizzazione sindacale che rappresenta ben oltre il 5% dei lavoratori” chiede a Mariotti un incontro, e il 22 settembre Mariotti “prende atto della costituzione del predetto nucleo sindacale”.

Ora bisogna considerare che De Siati si è personalmente speso per la campagna elettorale di Mariotti alle scorse regionali. Si dichiara militante di destra e si vanta del titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Aquila Romana, una onorificenza non riconosciuta in Italia in quanto l’ordine è stato soppresso nel 1945 dopo la Liberazione, ma che sopravvive con sede a Locarno in Svizzera per la gioia dei nostalgici.

Più che la nascita di un nuovo nucleo sindacale, sembra dunque che Mariotti abbia tenuto a battesimo una sorta di cameretta delle corporazioni.

Con tutto il rispetto dovuto a qualunque organizzazione sindacale, il cui operato è sempre prezioso a difesa dei lavoratori, la commistione di interessi politici in questo caso è infatti evidente ed imbarazzante. L’Ugl, oltretutto, non risulta nemmeno tra i sottoscrittori né tra i promotori del contratto nazionale dei lavoratori dell’Igiene Ambientale. Tutta questa manovra odora pertanto di operazione politica.

Con una interrogazione al Sindaco e all’assessore alle partecipate chiederemo di verificare tutte le circostanze qui esposte e di avere un riscontro numerico sulla variazione delle spesa di Serit per il personale negli ultimi anni.

Il gruppo consigliare comunale Pd
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani