Rotta-D’Arienzo: Variante alla SS12, la verità salva, sempre!
Le dichiarazioni risentite (inutilmente) dell’Assessore regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti, cozzano palesemente con i dati di verità ufficialmente depositati e verificabili in Comune di Verona, Regione Veneto, ANAS, Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, con date certe e firme altrettanto certe.
Mettiamo, ancora una volta, in ordine i fatti veri:
1. non è vero che i lavori per la variante inizieranno quest’anno come più volte annunciato dal Sindaco Sboarina e dalla Vicepresidente De Berti! Purtroppo, a causa loro il progetto è ancora a livello preliminare;
2. la progettazione è ancora a livello preliminare perché nel 2011 Veneto Strade si era assunto il compito di redigere il progetto, sia preliminare che definitivo (l’incarico era stato voluto dal Consigliere Regionale PD Franco Bonfante nel 2008), ma il 24 gennaio 2020 Regione e Veneto Strade trasferivano ad Anas il compito di redigere la progettazione definitiva e lo Studio di Impatto Ambientale. Nove anni di nulla!;
3. sono trascorsi tanti anni perché Regione Veneto e Comune di Verona non hanno trovato un accordo dal 2011 sul tracciato della variante e solo a luglio 2021, FINALMENTE, il Comune di Verona ha dato il proprio parere per il progetto definitivo;
4. ad oggi non ci sono le risorse necessarie per costruirla perché la progettazione preliminare non consente la destinazione finanziaria. Per legge, solo dal progetto definitivo consolidato dopo la Valutazione di Impatto Ambientale è possibile provvedere al finanziamento;
5. non è stato possibile accelerare l’iter come prevedeva il Decreto Semplificazioni (ottobre 2020) perché i requisiti richiesti per le opere stradali da commissariare erano la copertura delle risorse per almeno il 50% del totale e la progettazione definitiva;
6. sono agli atti parlamentari i due pareri espressi dalle nostre due Commissioni Infrastrutture, Camera e Senato, nel 2021 sui due Decreti commissariamenti con i quali veniva inserita la variante tra le priorità dei medesimi commissariamenti straordinari e/o del Decreto Olimpiadi (Verona è sede della serata conclusiva), Per uno dei due il relatore è stato il Sen. D’Arienzo e per l’altro – relatore un Senatore di Forza Italia – la proposta è stata depositata sempre a firma D’Arienzo.
7. sono agli atti del MIMS (in presenza) e di Zoom (in videoconferenza) le riunioni che abbiamo intrattenuto nel tempo sul tema;
Certo, conosciamo anche l’impegno della Regione Veneto da luglio 2021, ma siamo convinti che se lo avesse fatto qualche anno prima, la variante sarebbe già in esercizio.
L’inserimento della variante nel Decreto Olimpiadi è la più normale delle conseguenze di un impegno che si protrae da anni profuso dal Partito Democratico veronese e corregge il grave errore della Regione – l’ennesimo – ovvero quello di non averlo inserito quando avrebbe potuto nel 2020 (in fase di redazione del Decreto, il Veneto indicò altre priorità).
