Vita nascente: una nuova variante della vecchia propaganda antiabortista

Pubblicato da il 3 Febbraio 2022

Siamo d’accordo con la maggioranza quando dice che la donna non deve essere messa di fronte alla scelta drammatica tra fare un figlio e mantenere il posto di lavoro, ma la realtà di questo ricatto, purtroppo ancora troppo diffusa nella società italiana, veneta e veronese, si scardina mettendo al centro delle politiche la donna e i suoi diritti, anche lavorativi.

Il problema della denatalità, infatti, non risiede in un supposto blocco culturale che affliggerebbe le donne impedendole di rendersi conto della bellezza del dono della vita, come si evince (ancora!)  dalle parole di Gandolfini e Sboarina, ma nel problema del lavoro, che penalizza le donne lasciandole ai margini del mercato del lavoro, le paga di meno a parità di mansione rispetto agli uomini e taglia loro le possibilità di carriera. Risiede nella carenze dei servizi pubblici adeguati: quando costa l’asilo nido? Quanti posti sono i posti disponibili? Quante bambini e bambine restano fuori? Risiede in un malinteso concetto di flessibilità che chiede piena disponibilità alle famiglie ma poi nega loro la possibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro.

Su questi temi stiamo ancora aspettando il contributo del centrodestra, e temiamo che esso non emergerà nemmeno con la proposta di legge per la costituzione della “giornata della vita nascente”. Vista la mancanza di contenuti e proposte concrete, l’iniziativa si presenta come una nuova variante della vecchia propaganda antiabortista.  

E’ significativo, in questo senso, che gli unici provvedimenti per la famiglia citati in conferenza stampa dal Sindaco e dai suoi ospiti, siano quelli adottati dal centrosinistra, come ad esempio l’assegno famigliare unico universale,  che a marzo entrerà pienamente in vigore. Al centrosinistra si devono gli ultimi provvedimenti contro le dimissioni in bianco e numerosi altri interventi rivolti a colmare il divario di genere di cui si occupa molto, e non a caso, anche il Pnrr ottenuto sempre dal centrosinistra.

Elisa La Paglia, consigliera comunale Pd Verona
Sabrina Ugolini, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche di Verona