LEGGE MONTAGNA, Zardini: Occasione per fermare lo spopolamento
«Una legge orientata a rendere la montagna sempre più abitata, in modo da combattere l’annoso problema dei territori montani, quello dello spopolamento». Questo è secondo il deputato veronese del Partito democratico, Diego Zardini, il nocciolo della legge sulla montagna varata oggi dal Consiglio dei ministri su proposta della ministra Gelmini.
«Nelle ultime settimane, abbiamo fatto numerosi passi avanti sul testo», spiega Zardini. «È il frutto del lavoro di tanti e tra tutti cito Enrico Borghi che rimane probabilmente il collega più preparato su questi temi e il presidente dell’Uncem Marco Bussone».
La legge licenziata dal Consiglio dei ministri accoglie diverse proposte avanzate dai rappresentanti dei territori montani, a cominciare dalla classificazione dei territori fino agli incentivi nel settore primario, passando per i servizi essenziali che necessitano di una cura particolare perché vengano assicurati in montagna, come sanità, istruzione e telecomunicazioni. Capitolo a parte lo occupa la fiscalità montana con una serie di misure di favore destinate alle imprese costituite da giovani e le ampie agevolazioni del programma ‘Io Resto in Montagna’ previste per chi acquista l’abitazione principale in un comune montano con popolazione inferiore ai duemila abitanti. A fare da cornice ai singoli provvedimenti la ‘Strategia nazionale per la montagna italiana’ chiamata a definire ogni tre anni ‘le priorità e le direttive delle politiche per le zone montane al fine di promuovere la crescita e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, l’accessibilità alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali, con riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione, il sostegno alla residenzialità, alle attività commerciali e agli insediamenti produttivi, il ripopolamento dei territori, tenendo conto, in un’ottica di complementarietà e sinergia, delle politiche territoriali attuate nell’ambito della Strategia per le Aree interne’.
Il percorso che porta a questa legge, ricorda Zardini , «è cominciato alcuni anni fa con l’allora ministro Boccia e con gli stati generali della montagna che Boccia organizzò proprio per discutere sulla questione dello sviluppo e della valorizzazione delle zone montane. Un percorso fortemente voluto e determinato dal Partito democratico grazie al quale è stata prodotta una norma che oggi arriva finalmente in Parlamento. Come Partito democratico auspichiamo che la legge venga discussa e approvata nel più breve tempo possibile e siamo disponibili ad ascoltare i territori e sentire le loro istanze per poter apportare le giuste e necessarie modifiche».