SMALTIRE L’INDIFFERENZIATO COSTERÀ MEZZO MILIONE IN PIÙ GRAZIE ALLA INEFFICIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNE E AMIA NON PRESENTANO IL PEF E VERONA FINISCE NELLA FASCIA PIÙ ALTA DEL TRIBUTO

Pubblicato da il 10 Marzo 2022

Il Comune di Verona è tra i 20 Comuni del Veneto che non hanno presentato il Piano economico finanziario relativo al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani pertanto i cittadini veronesi pagheranno per intero il tributo speciale (ecotassa) per il conferimento dei rifiuti solidi urbani in discarica, cioè 25 euro per tonnellata, in luogo dei 16 euro dei Comuni della stessa fascia che hanno adempiuto a questo obbligo.

Lo rende noto la delibera di giunta regionale 185 del 28/02/2022, nella quale si aggiunge, inoltre, che Verona verrà estromessa  da tutti i contributi che la Regione riconoscerà nel corso del 2022.

Considerando che la tariffa prevede tre fasce: 9 euro per i Comuni virtuosi che sono al passo con gli obiettivi di raccolta differenziata, sopra il 65%; 16 euro per quelli la cui raccolta differenziata è tra il 65 e 50%; e di 25 euro (tariffa piena) per quelli che non sono in linea e/o non hanno presentato il Pef, l’inadempimento costerà ai cittadini veronesi 9 euro in più alla tonnellata. Facendo due rapidi calcoli, i cittadini pagheranno quest’anno oltre mezzo milione di euro in più. Per la precisione 538 mila euro in più.

La beffa è doppia perché proprio quest’anno, anche se soltanto per il rotto della cuffia, la città risultava superare il 50% di raccolta differenziata (54% su dati Arpav riferiti al 2020) e poteva quindi aspirare a cambiare di fascia raggiungendo i 16 euro a tonnellata.

Ma il conto delle inefficienze di Amia e delle amministrazioni comunali che negli ultimi 15 anni non si sono mai date abbastanza da fare sul tema della raccolta differenziata, è molto più alto. Noi paghiamo 9 euro in più rispetto alla fascia intermedia, nella quale potremmo essere adesso se Comune e Amia avessero presentato il Pef. Ma paghiamo ben 16 euro in più rispetto alla fascia più bassa del tributo, che si applica ai Comuni virtuosi con una differenziata superiore al 65%. Un obiettivo che la città avrebbe potuto raggiungere se negli ultimi 15 anni i vari Sindaci, assessori e presidenti Amia avessero fatto il proprio dovere.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani