PONTE SUL PROGNO DI AVESA, SBOARINA LO PROMETTE A VENTI GIORNI DAL VOTO?
«L’opera è davvero indispensabile, ma gli avesani meritano rispetto. La promessa a venti giorni dal voto di Sboarina non è credibile»
Il Partito Democratico della Circoscrizione 2: «Il Pd lo chiede da prima della costruzione degli argini che hanno portato la chiusura. Sboarina non ha mai dato seguito alle richieste»
C’È CHI LO CHIEDE DA DIECI ANNI
I cittadini di Avesa in due assemblee durante l’Amministrazione Tosi 2007/2012 avevano portato avanti una raccolta firme, di cui si era fatto portavoce un Commissario in Circoscrizione del Partito Democratico, residente ad Avesa. Il Partito Democratico inoltre in Circoscrizione ha presentato richiesta di inserire l’opera nel Bilancio Comunale 2019/2020/2021 e un documento a novembre 2021, indicando dove si potevano reperire i soldi necessari grazie al BIM Adige come per il ponte in Borgo Milano.
C’È CHI POTEVA FARLO
MA NON LO HA MAI VOLUTO
Dopo il nubifragio del 2018, nei Bilanci comunali dell’Amministrazione Sboarina 2019/2020/2021/2022 non sono mai stati inseriti i fondi per la progettazione e realizza- zione del ponte, nonostante esplicite richieste della Circoscrizione che ha fatto più volte presente le problematiche di viabilità ed inquinamento che si sono create.
C’È CHI LO CHIEDE ORA,
MA QUANDO POTEVA NON LO HA FATTO
Durante l’Amministrazione Tosi 2007/2017, le richieste degli abitanti di Avesa e le firme furono consegnate al Presidente di allora, Bozza, perché era già evidente la peri- colosità del guado di via Camposanto. Dal 2012 al 2017 Tosi non trovò mai le risorse per realizzare l’intervento.
Conclude il Partito Democratico della Circoscrizione 2^: «L’unico candidato credibile per la realizzazione del ponte sul progno di Avesa è Damiano Tommasi, perché i candidati del Pd che lo sostengono, da sempre lo chiedono e domenica scorsa in Piazza ad Avesa abbiamo illustrato la fattibilità della proposta. Torneremo in Piazza anche domenica 22 maggio.
Agli avesani non serve propaganda a pochi giorni dal voto, ma amministratori seri pronti ad ascoltare i loro bisogni»