Renzi propone ai veronesi una minestra riscaldata, come Pd diciamo: “No grazie, preferiamo il cambiamento di Damiano Tommasi”

Pubblicato da il 23 Maggio 2022

Che Tosi sia stato molto amato dai veronesi nessuno lo può negare ma che abbia ricambiato o restituito in opere e interventi a beneficio della comunità questo grande patrimonio di fiducia, come sembra suggerire il segretario di Italia Viva Matteo Renzi, ci permettiamo di dubitarne.

Di Tosi noi ricordiamo soprattutto il tormentone decennale su una ipotesi di traforo che si è rivelata irrealizzabile, il declassamento della tranvia a filobus in concorso con l’attuale Sindaco Sboarina, l’urbanistica consegnata a società private con il lascito di grandi superfici commerciali e una viabilità impossibile soprattutto a Verona Sud; le inchieste giudiziarie che hanno fatto tremare il Palazzo, come nel caso del vicesindaco Giacino; ricordiamo le divisioni della società veronese su opere improponibili come il cimitero verticale e la tanta propaganda sul tema della sicurezza e la poca o nulla attenzione a sociale e prevenzione.

Pensiamo dunque che a tutti i cittadini che condividono questi stessi ricordi e dubbi non sorrida affatto l’idea di una minestra riscaldata da 10 anni o di una minestrina tiepida di 5 anni, come è stata l’amministrazione Sboarina, e che potranno tranquillamente convergere sull’unica novità e sull’unica idea di cambiamento presente in questa campagna elettorale, rappresentata dalla proposta di Damiano Tommasi e della coalizione civica e di centrosinistra che lo sostiene.

I Segretari Pd Verona, provinciale e cittadino
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli