Veronafiere: Rotta (Pd), non può essere banchetto spartitorio della destra

Pubblicato da il 23 Maggio 2022

“Sulla nomina del nuovo CdA della Fiera di Verona abbiamo assistito all’ennesima prova dell’arroganza politica dell’amministrazione Sboarina e dei partiti che la sostengono. Con la Lega che ha fatto merce di scambio della candidatura a sindaco, accettando di sostenere Sboarina in cambio della presidenza a Bricolo. Una pratica spartitoria inaccettabile tipica di chi predilige logiche di potere all’interesse generale, che in questo caso è ancora più odiosa perché esclude la rappresentanza femminile da un ente di primo piano per la città”. Lo dichiara la deputata democratica Alessia Rotta.

“La Fiera è chiamata nel prossimo futuro a prendere decisioni strategiche per la sua crescita che incidono su tutto il sistema Verona – ha continuato Rotta – non può essere il banchetto della spartizione politica. Era quantomeno opportuno aspettare fino a dopo le elezioni per procedere alla nomina del nuovo CdA. E non è vero che non si poteva aspettare, c’è già un precedente: per Expo Milano fu prorogato il consiglio dopo la scadenza elettorale.

A Verona invece su una scelta così importante, si è giocata una partita a scacchi dove ognuno ha cercato di posizionare le proprie pedine e i giocatori sono tutti uomini in cerca di poltrone. Anche per questo – ha concluso l’esponente democratica – auspichiamo che Verona possa finalmente voltare pagina scegliendo Damiano Tommasi come alternativa alla destra che, per troppi anni, ha amministrato la città in nome delle poltrone”.