ENNESIMO AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA CÀ VECCHIA
Il Comitato Tecnico di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Veneto ha espresso, in data 25 maggio 2022, parere favorevole con prescrizioni alla richiesta di Progeco Ambiente SpA per il completamento della bonifica dell’area di Cà Vecchia con ulteriori nuovi volumi di 737.000 m3 ( oltre un milione di tonnellate) e la ricollocazione dell’attuale impianto di stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali con operazioni di recupero e smaltimento ex Adige Ambiente Srl.
Questo parere favorevole si aggiunge a quello precedente già espresso sempre a Cà Vecchia per un altro nuovo impianto di trattamento rifiuti relativo ad una domanda presentata nel 2012, fermo in Regione.
Ancora una volta il Comune di Verona e l’Assessore Segala, proponente della deliberazione di Giunta contenente le osservazioni sul progetto, hanno svolto il compitino limitandosi al minimo indispensabile su un ampliamento di una discarica che confina con il territorio comunale e che ha come unica strada di accesso via Sasse.
Cittadini e Consiglieri del Partito Democratico si sono sostituiti al Comune di Verona presentando e argomentando osservazioni sull’impatto ambientale e per le ricadute sul territorio. In sintesi le osservazioni presentate riguardavano principalmente:
- Via Sasse, unica strada di accesso alla discarica, con il passaggio dei TIR in alcuni tratti è dissestata. Nessuno interviene. Serve un adeguamento funzionale. Bastava portare a termine la convenzione approvata dalla Giunta anni fa, ritirare il relativo permesso a costruire unitamente ad altre decisioni prese dalla stessa Giunta.
- La ricollocazione dell’attuale impianto di stoccaggio provvisorio e trattamento rifiuti speciali va trattato come nuovo impianto e ad avviso degli osservanti non autorizzabile.
- La Regione del Veneto avrebbe dovuto emettere un atto formale di archiviazione per l’altra richiesta di un nuovo impianto di trattamento rifiuti, sempre a Cà Vecchia, che risale al 2012 e che aveva ottenuto parere favorevole dal Comitato e sul quale è stata chiesta per vari motivi la sospensione del procedimento da parte del proponente.
- Deve essere assicurato al Comune di Verona, mediante apposita convenzione, un corrispettivo a tonnellata di rifiuto conferito a Cà Vecchia per il disagio ambientale da destinare a miglioramenti ambientali nel territorio della Settima Circoscrizione. In dieci anni il Comune di San Martino B.A. ha incassato oltre 4milioni di euro.
- Sia salvaguardato il territorio circostante la discarica rispetto a possibili fonti di inquinamento a monte e a valle della stessa.
Le osservazioni sono state formalmente esaminate nell’istruttoria e accolta come prescrizione la sola sistemazione funzionale di Via Sasse con la tempistica richiesta dai Consiglieri di Circoscrizione del Partito Democratico e pertanto “i lavori sulla viabilità dovranno essere realizzati prima dell’inizio del cantiere”.
Il Comune, presentando la stessa osservazione, non aveva previsto un termine e non ha fatto richieste di contributi per il disagio ambientale! A dimostrazione dello scarso interesse del Comune di Verona, l’assenza di un rappresentante istituzionale alla presentazione al pubblico del progetto nel dicembre 2021 previsto dalla normativa regionale.
Quello che pare venga dato per via Sasse ancora come concordato tra Comune e la ditta per migliorare la viabilità di accesso all’impianto e la rinnovata conferma della volontà di procedere alla sistemazione funzionale, non ha a mio avviso più valore amministrativo e giuridico.
Infatti il precedente permesso di costruire, per un tratto di strada, è stato archiviato d’ufficio per mancanza di risposte alla richiesta di integrazione del SUAP e conseguentemente vengono meno anche le collegate decisioni di Giunta.
Inoltre non risulterebbe siano stati recentemente presentati e protocollati progetti concordati.
La Regione nell’istruttoria e nel parere precisa che deve essere concordata e firmata, prima dell’inizio dei cantieri, una convenzione che preveda interventi da realizzare per la viabilità interessata al transito dei mezzi e l’assunzione degli oneri di manutenzione.
Il Comune, sentita la Circoscrizione, dovrà concordare con la ditta la sistemazione funzionale della viabilità di Via Sasse compatibile con il traffico pesante e quello dei cittadini delle Basse di San Michele.
Ci si aspetta non venga espresso un semplice parere positivo sulla base di precedenti progetti e atti amministrativi non più validi e che potrebbero essere semplicemente riproposti.
Si fa rilevare che il Comune non avrà alcun altro beneficio dalla discarica, mentre il Comune di San Martino riceve da anni tre euro a tonnellata sul rifiuto conferito (mediamente il consolidato negli ultimi 10 anni è di circa 400mila€/anno).
Il silenzio del Comune sulle richieste di sistemazione di Via Sasse, rivolte in questi anni con proposte concrete dalla Circoscrizione, sono ora imposte e scritte nel parere regionale che sostituisce l’inerzia del Comune e degli Assessori interessati.
Ritengo che a seguito del parere regionale, il Comune di Verona abbia fin d’ora la possibilità di imporre la sistemazione di Via Sasse, che in alcuni tratti è dissestata, in attesa della futura convenzione e dei lavori che non saranno imminenti.
Ci si aspetta inoltre che l’altro progetto relativo al nuovo impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti, con domanda del 2012 di ex Adige Ambiente S.r.l., venga ritirato o archiviato dalla Regione come pare essere scritto nella documentazione.
La conclusione di questa vicenda è che i cittadini dovranno convivere con la discarica di Cà Vecchia per bonificare un’area inquinata senza che siano individuate responsabilità, pare risalenti agli inizi della storia di Cà Vecchia. Il nuovo impianto che è stato autorizzato assieme alla discarica è da ritenere che rimarrà in funzione per molti anni, oltre la chiusura della discarica. Questo è il risultato ottenuto dai Comuni di Verona e San Martino B.A.
Presidente Circoscrizione
Carlo Pozzerle