ARTIGIANI
Zardini: «La formazione 4.0 dei titolari non è aiuto di stato»
La complessità impone l’acquisizione di maggiori competenze
«La formazione 4.0 dei datori di lavoro delle micro, piccole e medie imprese è fondamentale per la competitività di queste aziende. Proporrò di togliere quel tappo normativo che a livello europeo considera questa attività come aiuti di stato e di fatto diventa un ostacolo alla crescita degli imprenditori». A dirlo il deputato veronese Diego Zardini, membro della commissione attività produttive della Camera, al termine di un incontro con una rappresentanza di artigiani a Verona.
«Oggi riscontriamo un grande bisogno di competenze nel mondo dell’artigianato e questo sta diventando un problema nel momento in cui le piattaforme e la conseguente servitizzazione delle produzioni abbraccia modelli di business che possono risultare troppo complessi per un’azienda con uno, due ma anche dieci o quindici dipendenti», spiega Zardini.
Sul manifatturiero, sui servizi anche per contrastare fenomeni di concorrenza delle piattaforme, c’è bisogno di mettere intelligenza e tecnologia nella capacità di fare propria degli artigiani e delle piccole imprese, per sostenerli «a comprendere come evolvere il proprio business. L’alta complessità economica e la prossimità – intesa come la capacità di realizzare prodotti nuovi evoluzione di quelli esistenti – rappresentano straordinarie opportunità di crescita e di difesa del reddito anche perché si svincolano dalla concorrenza sul prezzo. Ma passano dall’acquisizione di competenze che funzionano come il lievito», afferma Zardini.
Nelle micro e piccole aziende è il titolare che decide gli investimenti e che orienta le scelte aziendali. L’assenza di management, di quadri e di personale intermediario di fatto equipara i titolari ai dipendenti. «Sostenere gli investimenti in competenze e far sì che vengano orientati anche verso la transizione ambientale ed energetica, oltre che digitale, è di interesse pubblico, rafforza il sistema economico dell’Unione nel suo insieme. Per questo va garantito l’accesso alla formazione 4.0 degli artigiani e dei titolari delle micro e piccole e medie imprese attraverso specifici programmi elaborati a livello europeo e nazionale».