Cooperative in sanità, Bigon e Zottis (PD): “Lanzarin annuncia un freno che chiediamo da mesi. Meglio tardi che mai, ora si proceda urgentemente”.
“Dall’assessora Lanzarin giunge tramite stampa l’annuncio di voler ridurre al minimo il ricorso alle esternalizzazioni e alle cooperative nei Pronto Soccorso e di voler riconoscere maggiori somme ai nostri ospedalieri. Un cambio di rotta che auspichiamo e chiediamo da tempo. Meglio tardi che mai”.
Il commento alle dichiarazioni di stampa odierne dell’assessora regionale alla sanità, è delle consigliere regionali del PD Veneto, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.
“Lanzarin evidenzia ciò che era subito lampante nella sua problematicità: il ricorso all’utilizzo dei cosiddetti medici ‘a gettone’, con contratti a chiamata, è una pratica rischiosa per i pazienti. Sia perché mancano meccanismi di selezione del personale, sia perché questi medici vengono reclutati proponendo la copertura di turni sfiancanti, della durata minima di 12 ore, spesso all’interno dei servizi di Pronto Soccorso degli ospedali”.
E ancora: “l’assenza di norme ministeriali che dettino ai direttori generali delle Aziende sanitarie le regole per la predisposizione dei bandi di gara relativi ai servizi esternalizzati. Molto spesso l’unico criterio di assegnazione è rappresentato dal minor costo e nella maggior parte dei casi si reclutano medici alle prime armi, la cui specializzazione non sempre coincide con quella dei reparti in cui si trovano a operare”.
“Ora – concludono Bigon e Zottis – a maggior ragione dopo le dichiarazioni di Lanzarin, bisogna procedere spediti per promuovere una riforma strutturale del SSN che abbia come obiettivo l’assunzione, nel più breve tempo possibile, di un congruo numero di medici ed il riconoscimento economico ai medici ospedalieri e di medicina generale. Parallelamente bisogna porre regole più stringenti alle cooperative cui viene affidato il reclutamento di medici”.