Riflessioni sull’Europa – Consiglio Comunale aperto di lunedì 19 dicembre
Come nasce l’idea di Europa? Nasce dalla consapevolezza della necessità di dare una risposta alla domanda di porre fine ai conflitti tra nazioni e costruire uno sviluppo economico. E’ stato l’inizio del percorso per realizzare un’unione politica e economica.
Se pensiamo al trattato istitutivo dell’allora CECA (Comunità Economia del Carbone e dell’Acciaio) del 1950, sottoscritto dai 6 stati fondatori tra cui l’Italia, possiamo convenire che c’è stato un graduale seppur sofferto, in taluni casi, rafforzamento dell’istituzione.
Ogni Stato membro ha accettato la limitazione della propria sovranità nazionale in favore del benessere collettivo.
Mi sono posto una domanda: quale sarebbe lo stato di un bene comune come l’ambiente, senza l’Unione Europea?
Ambiente significa l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, suolo e sottosuolo su cui costruiamo le nostre vite, gli ecosistemi, la salute, il rumore, eccetera.
L’Unione Europea è stata guida per la legislazione e per le politiche.
Grazie all’Europa sono stati condivisi i principi del diritto ambientale: precauzione e azione preventiva, correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, il principio “chi inquina paga” e quello dello sviluppo sostenibile.
Grazie all’Europa ci sono le valutazioni ambientali che consentono di capire se, come e quanto un piano, programma o progetto impattano sull’ambiente.
Grazie all’Europa esiste Rete Natura 2000, programma per la biodiversità che individua luoghi di pregio naturalistico da conservare e tutelare. A Verona ne abbiamo ben tre: due lungo il corso del nostro fiume Adige e uno sulle colline della Val Borago e del Vajo Galina sopra Avesa e Quinzano.
Grazie all’Europa esiste il Patto dei Sindaci, strumento con il quale gli enti locali hanno potuto agire localmente contro l’emergenza ambientale e climatica mondiale.
Grazie all’Europa si è arrivati a raggiungere l’Accordo di Parigi sul clima del 2015, per il quale l’Unione Europea continua a recitare un ruolo da protagonista attraverso obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 (-55% rispetto al 1990) e di pervenire alla neutralità climatica entro il 2050 con il Green Deal, il pacchetto Fit for 55 e la legge europea sul clima.
L’Unione Europea è un’organizzazione complessa e, come tale, vi sono cose che funzionano bene e altre meno bene. Mi sento di affermare “Grazie all’Unione Europea di esistere” perchè è una guida, un riferimento.
Credo sia necessario affermare che abbiamo bisogno di un’Unione Europea più forte per un’Europa di pace, benessere e che abbiamo bisogno di un’Europa più vicina alla cittadinanza. Come anticipato nell’intervento di Alice Ferrari, anch’io ho affermato di sentirmi un cittadino veronese, italiano e europeo.
Michele Bresaola, consigliere comunale Pd Verona
Michele Bresaola, consigliere comunale Pd Verona