Ulss 9. Si rompe un dito, odissea di nove ore in tre ospedali. Bigon (PD): “Vicenda emblematica di una situazione disastrosa. Si impone seria riforma del sistema”.
“La vicenda di Luca Dal Canal, che per farsi curare una frattura ad un dito ha dovuto peregrinare per nove ore e per tre ospedali veronesi, San Bonifacio, Bussolengo e Villafranca, prima di essere curato, è emblematica dello stato disastroso in cui versa la sanità veneta anche nell’ambito dei Pronto Soccorso. Ed è la conferma che occorre riformare il sistema sanitario pubblico”.
Ad intervenire è la consigliera regionale del PD Veneto e vice presidente della commissione sociosanitaria, Anna Maria Bigon.
“La carenza di personale nei Pronto Soccorso è ormai cronica, coperta in buona parte con esternalizzazioni. Un fenomeno che colpisce soprattutto gli spoke dell’Ulss 9 e che in Veneto vede complessivamente una mancanza di ben 200 medici nei reparti di emergenza ed urgenza. Il nodo critico sta nel fatto che si spendono montagne di soldi pubblici per le esternalizzazioni che riguardano principalmente questi reparti: ho chiesto con una richiesta ufficiale di accesso agli atti quali siano nel dettaglio le somme spese da ogni Ulss”.