Ulss 9, carenza infermieri. Gruppo PD: “Emergenza enorme, manca la volontà di risolverla”.
“La denuncia pubblica del presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche veronese, Franco Vallicelli, è allarmante. La carenza cronica di infermieri, destinata a affossare nei prossimi anni tutto il sistema dell’assistenza sul territorio scaligero, è un fenomeno inarrestabile se non si cambia innanzitutto il passo sul fronte degli investimenti e della programmazione da parte della Regione e delle Ulss”.
La presa di posizione è della vice presidente della commissione Sociosanitaria e consigliera regionale del PD Veneto, Anna Maria Bigon, a nome di tutto il gruppo dem.
“La cosa incredibile è che l’Ulss 9, nell’ultimo concorso e pur a fronte di una evidente insufficienza di queste figure rispetto al fabbisogno, indica la necessità di appena 5 infermieri, a differenza di altre Ulss che ne hanno richiesti tra i 50 e i 90. Un esempio eloquente di come ci sia un abisso tra realtà e volontà di risolvere un’emergenza gigantesca come questa. Da una indagine svolta proprio dalla Regione, per attivare case delle comunità, ospedali di comunità e la Centrale Operativa Territoriale serviranno tra i 1524 e i 2256 infermieri, oltre ad un numero di OSS tra gli 820 e i 1304, e in più 99 assistenti sociali, altro personale di riabilitazione (tra le 69 e le 138 unità) ed oltre 100 medici. Se teniamo conto delle attuali carenze e dei pensionamenti denunciati dagli Ordini, come faremo a dare i servizi territoriali? Se già ora abbiamo, in Veneto, 158 mila accessi ai Pronto Soccorso, attualmente in affanno, cosa succederà alla salute dei cittadini?”