TRA IMPROBABILI GUIDE E IMPROPONIBILI SLOGAN,ECCO IL PEGGIO DELLA PUBBLICISTICA SULL’ 8 MARZO
Dallo slogan “La donna è… mobile”, veicolato dalla newsletter di un famosa catena di arredamento, alla riproposizione di sedicenti guide su “Come conquistare una veronese” ripescate dai fondali del web e riproposte sulla stampa locale, anche questo 8 marzo ha dimostrato quanto la Giornata internazionale della Donna sia una ricorrenza travisata, e quanto lunga sia ancora la strada nella direzione di una effettiva parità di genere, soprattutto sul versante culturale.
Istituita per tener viva la memoria del lungo, spesso doloroso e ancora incompiuto processo di emancipazione femminile, la ricorrenza viene spesso ridotta ad effimera celebrazione della femminilità, con tutte le storture del caso.
Ne è di esempio quella che appare come una sintesi di un vecchio articolo di Cosmopolitan del 2015, riproposto da una testata locale via social per l’8 marzo. Fin dal sottotitolo “Le cose a cui non sanno resistere, oltre ai mercatini” e dall’incipit: “Verona è la città dell’amore, ma la ragazza scaligera non è affatto facile” l’articolo mette in fila una serie straordinaria dei più triti e ridicoli stereotipi sul genere femminile, nel forse nobile ma certamente maldestro intento di veicolare le bellezze storico architettoniche della città e la sua offerta enogastronomica.
Oggi più che mai c’è bisogno di confronto per riconoscere a ciascuno e a ciascuna il diritto a una piena rappresentazione della propria identità e delle proprie scelte per non finire col schiacciare le persone sugli stereotipi che le riducono a suppellettili oppure a prede.
Sabrina Ugolini, portavoce Donne Democratiche Verona
Alessia Rotta, segretaria cittadina Pd Verona
Link: https://www.veronasera.it/