DIRITTO ALLO STUDIO E DIRITTO ALLA SALUTE: BATTAGLIA COMUNE PER ASSICURARE UN FUTURO AL TERRITORIO E AL PAESE. BIGON, ZANONI E ZOTTIS (PD) SUL CONGRESSO DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI VERONA
Verona, 18 marzo 2023. “Il congresso dell’Unione degli Studenti universitari ha rappresentato una preziosa occasione di confronto con i giovani destinatari delle politiche regionali sul diritto allo studio, ancora gravemente carenti sotto il profilo dell’erogazione delle borse di studio, della disponibilità degli alloggi e di altri servizi fondamentali a cominciare dalle mense. Ma anche per riflettere sulle altrettanto gravi incertezze e resistenze che trattengono il nostro modello di sviluppo dal diventare più sostenibile, inclusivo ed equo per assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni”.
Così la consigliera Regionale Anna Maria Bigon intervenuta questa mattina per portare il saluto al X Congresso dell’Udu di Verona, l’Unione degli studenti universitari. Con il colleghi consiglieri regionali Pd Andrea Zanoni e Francesca Zottis, Biogn osserva: “Sono questioni fondamentali che la Regione Veneto deve prendere in seria considerazione e sulle quali deve investire. Se nel ‘ricco’ Veneto una famiglia su quattro non riesce a far fronte ad una spesa straordinaria di 800 euro, come possiamo pensare che un ragazzo o una ragazza possano essere garantiti e tutelati nel loro fondamentale diritto allo studio?”
“La maggioranza in Regione si è affrettata a chiudere con colpo di spugna il doloroso capitolo della pandemia, quando i suoi effetti non solo sono ancora attivi, ma si cumulano alle vecchie questioni irrisolte”, rilanciano i consiglieri Dem, spiegando che “mentre il 20 percento delle persone mostra ansia e depressione, tra i ragazzi e le ragazze ne soffre uno su due. Da un sondaggio effettuato nell’ambito dell’ateneo scaligero, risulta che il 60% degli studenti teme per la propria salute mentale”.
“Ansie per il futuro; tutele economiche non garantite; tutti gli sforzi profusi per laurearsi in tempo tra mille sacrifici per poi magari sentirsi offrire un posto di lavoro a 700 euro al mese o dover pensare all’opzione di emigrare all’estero come hanno già fatto (senza più tornare) 40 mila giovani veneti in grandissima maggioranza altamente scolarizzati. Tutto questo è inaccettabile” rimarcano Bigon, Zanoni e Zottis. “Manca un importante e serio servizio psicologico che deve assolutamente essere potenziato all’interno dell’università, di tutte università. Ma soprattutto dobbiamo fare rete per la difesa e il rilancio della scuola e della sanità gratuite, costringendo la Regione ad affrontare i nodi aperti e irrisolti e a investire di più sui relativi capitoli di spesa” concludono.