Anche nel comparto autostradale utili alleanze fra pubblico e privato
Il ruolo degli amministratori pubblici nelle società partecipate
di Alessia Rotta
La correlazione tra mercato e Istituzioni pubbliche rappresenta uno dei nodi centrali delle democrazie liberali. Da un lato il naturale e libero dipanarsi degli interessi privati, dall’altro la necessità regolamentarne la dialettica e l’evoluzione nell’interesse collettivo. Molti, ovviamente, i luoghi di contatto tra queste due dimensioni della vita pubblica e tutti particolarmente importanti e delicati. Uno di questi è senza dubbio rappresentato dai consigli di amministrazione di società a partecipazione pubblica, nei quali siedono persone con contestuali responsabilità amministrative all’interno delle Istituzioni dello Stato. A tal proposito, vorrei portare, in quanto particolarmente significativa, l’esperienza di Autostrada del Brennero Spa, la società che ha progettato e realizzato l’autostrada Brennero-Modena e che la gestisce dalla sua apertura al traffico ad oggi. Parliamo di una società le cui partecipazioni non di controllo sono detenute all’85% dagli Enti locali lambiti dal nastro autostradale (Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, Provincia Autonoma di Bolzano, Comune di Bolzano, Camera di Commercio di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Camera di Commercio di Trento, Provincia di Verona, Comune di Verona, Camera di Commercio di Verona, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Provincia di Reggio Emilia, Provincia di Modena, Azienda consorziale trasporti di Reggio Emilia), sostanzialmente gli stessi soggetti che fondarono nel 1959 la società con l’obiettivo di collegare al meglio i propri territori, da un lato con il resto del Belpaese e dall’altro con un’Europa che si prometteva cooperativa e non più lacerata dai terribili conflitti della prima metà del ‘900. Parliamo dunque di una società che da un lato vede preponderante la partecipazione degli Enti pubblici e degli interessi da questi rappresentati, ma che ha sempre avuto una veste giuridica privata e che, come un soggetto privato, si è mossa fin dalla fase del pesante indebitamento pareggiato solo nel 1984. Se, oggi, Autostrada del Brennero Spa può essere indicata come un’eccellenza del comparto autostradale italiano ed europeo, tanto per le proprie capacità di gestione dell’enorme volume di traffico che percorre ogni anno il corridoio del Brennero, quanto per la qualità dell’infrastruttura, o per l’attenzione all’ambiente e alle esigenze dei territori attraversati, è sicuramente anche per la propria compagine sociale che vede prevalere l’interesse collettivo con un approccio orientato all’efficienza, frutto di una partecipazione pubblica che non si traduce in controllo e di una partecipazione privata che, pur minoritaria, ha il diritto di veder garantito il proprio legittimo interesse a vedere remunerato il capitale investito. Ma qual è, dunque, il ruolo degli Amministratori indicati dagli Enti pubblici nei consigli di amministrazione siffatti? È un ruolo di indirizzo e controllo. Un ruolo di indirizzo perché, in quanto espressione delle pubbliche Istituzioni, questi Amministratori hanno il diritto-dovere di richiamare la società a garantire gli interessi, evidentemente non solo economici, dei cittadini rappresentati in quella sede. Traducendo nel concreto dell’esperienza di Autostrada del Brennero Spa, è evidente che gli Enti locali soci hanno interesse a partecipare quando possibile dei dividendi alla pari di un socio privato, ma hanno anche e soprattutto l’interesse a garantire un servizio efficiente ai territori che rappresentano, a fare in modo che la società si muova in modo da garantire il minore impatto ambientale possibile nell’esercizio della propria attività, ad attivarsi perché la società sperimenti modalità sempre innovative di gestione anche qualora tali innovazioni costituiscano un costo remunerato in tempi lunghi. Gli Amministratori indicati dagli Enti pubblici portano questa sensibilità in seno al consiglio di amministrazione. Il ruolo di controllo è conseguente e strettamente correlato a quello di indirizzo, perché laddove si eroga in particolare un servizio pubblico è evidente che gli interessi in gioco sono tali da poter potenzialmente produrre comportamenti incongrui. Ciò che l’Amministratore non deve fare è perdere di vista l’interesse generale della società a vantaggio di interessi che, per quanto legittimi, sono espressione di istanze particolari.