Disfagia, interrogazione Bigon (PD): “La Regione intende sostenere le spese sostenute dalle famiglie?”.

Pubblicato da il 3 Maggio 2023

“Sono sempre di più i casi, rilevati soprattutto nelle RSA, di pazienti disabili
ai quali vengono diagnosticati disturbi disfagici per i quali però non può essere erogato a
carico del Servizio Sanitario Nazionale il preparato addensante, in quanto la presa in carico avviene solo per pazienti
con grave disfagia affetti da malattie neurodegenerative. I costi a carico delle famiglie per l’acquisto di questi addensanti ammontano in media a 150 euro al mese e dunque sono molto onerosi. Cosa intende fare la Giunta regionale per sostenere queste famiglie?”.

A chiederlo, con un’interrogazione sottoscritta da tutto il gruppo dem (Possamai, Camani, Zottis, Montanariello, Zanoni) è la consigliera regionale del PD Veneto, Anna Maria Bigon. “La disfagia – si legge nel testo – consiste nell’oggettiva difficoltà nel deglutire alimenti solidi o liquidi, o nella sensazione
che il cibo ingerito resti a metà strada tra la bocca e lo stomaco. La disfagia comporta
 un’alterata sicurezza della deglutizione con conseguente rischio di polmonite ab ingestis ed
un’alterata efficienza della deglutizione che può determinare malnutrizione e disidratazione,
con un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti”.

Bigon evidenzia che “con il
passare degli anni subentrano complicanze disfagiche che necessitano l’utilizzo costante di
prodotti addensanti. Ecco dunque la necessità di fornire un aiuto economico costante. Ne va della vita di chi purtroppo è colpito da questa disabilità e della stabilità di intere famiglie”.