VILLAFRANCA: PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO CHIUDE PER MANCANZA DI MEDICI? REGIONE E ULSS CHIARISCANO
Verona, 27 maggio 2023. Da alcune settimane si rincorrono voci, finora non confermate da atti ufficiali ma nemmeno smentite dall’autorità sanitaria preposta, di una imminente chiusura del servizio di Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Magalini di Villafranca, nonché di un forte ridimensionamento del relativo reparto. Ci sarebbe anche una data: il 1° giugno 2023. In tutta la comunità che ruota attorno al Magalini – politica, territorio, comitati, sindacati, associazioni – è maturato un clima di forte incertezza e apprensione, assieme alla consapevolezza che da un giorno all’altro ci si potrebbe trovare davanti al fatto compiuto.
Spiega la consigliera regionale Anna Maria Bigon: “E’ vero che al momento non ci sono conferme ufficiali, ma i numeri parlano chiaro: prima del Covid al pronto Soccorso pediatrico del Magalini c’erano otto pediatri in servizio, dei quali cinque hanno già dato le dimissioni. Come possono i tre medici rimasti (di cui uno a sua volta dimissionario), più il primario, garantire tutti i turni necessari? E’ impossibile. Territorio, comitati e sindacati meritano lealtà e trasparenza da parte dell’Ulss 9 e della Regione. Come opposizioni chiediamo che il presidente Zaia, per un volta, non fugga dalle proprie responsabilità ma ci metta la faccia: rompa il silenzio, dica come stanno le cose e aiuti a trovare delle soluzioni”.
“La chiusura del pronto soccorso pediatrico è una eventualità da scongiurare perché significherebbe la fine del Magalini così come lo conosciamo – rimarca Bigon –. L’ospedale è già fortemente debilitato a causa dell’emorragia di medici in altre specialità, tra cui neurologia e pneumologia. La chiusura della pediatria sarebbe la Caporetto della sanità scaligera, la prova provata che il sistema non è in grado di rialzarsi dall’impatto de Covid; che non è in grado di provvedere al ricambio generazionale del personale, e che ha perso ormai totalmente la fiducia del personale medico e infermieristico che quando può migra verso il privato dove viene retribuito meglio e trova condizioni di lavoro sono migliori. Sarebbe anche l’impoverimento del territorio”.
Per Matteo Melotti ed Elisabetta Zanolli, consiglieri comunali di Villafranca, “la qualità della vita dei cittadini dipende soprattutto dai servizi che essi possono trovare sul territorio. Il nostro ospedale Magalini è importante perché deve fornire prevenzione e cura non solo a Villafranca, ma a tutto il sud ovest Veronese. L’ipotesi di chiusura del pronto soccorso pediatrico ci preoccupa pertanto fortemente, perché le nostre famiglie hanno bisogno di un presidio a tutela dei nostri bambini. Il centrodestra che governa con la sua filiera il Comune di Villafranca e la Regione del Veneto deve assicurare adeguati investimenti e rinforzi a favore della sanità pubblica che è garanzia di cura e sostegno per tutte le persone indipendentemente dal reddito. Non ci sono più alibi, vogliamo un Ospedale Magalini all’altezza delle esigenze delle nostre famiglie ed è la politica che deve fare tutto il possibile per dare risposte”.
Per Gabriele Raise, dell’Esecutivo Pubblico Impiego Usb Veneto (Unione Sindacale di base), “C’è forte preoccupazione per la possibile chiusura del Pronto Soccorso pediatrico. Ancora una volta viene colpito questo ospedale, strategico per tutto l’Ovest veronese e non solo, e ancora un volta viene colpita l’area della pediatria. Negli anni scorsi eravamo intervenuti per difendere il punto nascite. Respingere questa nuova ipotesi di depotenziamento significa difendere e salvare l’Ospedale perché tutte le strategie di declassamento dei nosocomi passano attraverso la chiusura dei servizi di pediatria”.
Simone Mazza della Segreteria Funzione Pubblica Fp Cgil Verona ricostruisce: “Come Fp Cgil Verona già a metà maggio, a seguito delle segnalazioni di lavoratrici e lavoratori dell’area materno infantile dell’ospedale di Villafranca su una preoccupante e imminente ‘rimodulazione’ di posti letto, avevamo inviato una nota alla Direzione aziendale di Ulss 9 scaligera, chiedendo un incontro urgente per avere chiarimenti in merito. Ad oggi però non abbiamo avuto alcun riscontro, e sappiamo che questa annunciata variazione si tradurrà dal 01.06.2023 nella chiusura del pronto soccorso pediatrico e in una drastica riduzione dei posti letto di pediatria. Tutto ciò sembra dovuto alla carenza cronica di pediatri, già peraltro segnalata più volte dal Sindacato – prosegue Mazza –. Attualmente l’organico dei medici pediatri è costituito da 3 strutturati, che da soli non riescono sicuramente a coprire il servizio h 24. Da tempo si fa ricorso a pediatri gettonisti profumatamente pagati e qualche turno viene coperto da medici dell’Azienda Ospedaliera di Verona. L’attuale assetto non è comunque sufficiente a garantire l’assistenza pediatrica prevista, anche in considerazione del periodo di ferie estive del personale e del prevedibile aumento della domanda che si verificherà con la partenza della stagione turistica. Ci chiediamo pertanto come mai Ulss 9 non risponda alla nostra richiesta di convocazione. Perché non si mettono a bando i posti necessari per la pediatria di Villafranca. E’ facile osservare che la chiusura della Pediatria di Villafranca costituirebbe di fatto una grande opportunità di crescita per il privato accreditato”.