CATULLO, PD VERONA: “PIANO DI RILANCIO E UNITÀ DEI SOCI PUBBLICI UNICA STRADA PERCORRIBILE” BOZZA? “SMEMORATO, NON RICORDA QUANDO VOLEVANO SAVE AL 90%”
“La strada è accidentata ma è l’unica percorribile: portare a termine il piano di rilancio dello scalo e lavorare ad una fattiva unità di intenti e di obiettivi tra i soci pubblici superando i particolarismi che negli anni scorsi lo hanno condotto sull’orlo del precipizio”. Il Pd Veronese con il capogruppo comunale Fabio Segattini; i consiglieri provinciali Alessio Albertini e Luca Trentini; i segretari, provinciale e cittadino, Franco Bonfante e Alessia Rotta, non ha dubbi sulla necessità che tutti gli enti pubblici prendano parte al nuovo aumento di capitale dell’aeroporto Catullo, richiesto per consolidare il piano di investimenti per l’ammodernamento dello scalo.
“Lo sforzo è considerevole – proseguono i dem – ma va rapportato ad un’ottica di sviluppo di bacino, o area vasta, alla quale il nostro territorio non può rinunciare, pena un futuro da comprimario o da gregario”.
“Le critiche pretestuose del consigliere regionale Alberto Bozza, che imputa all’amministrazione comunale scaligera la presunta debolezza della compagine veronese, sono un esempio della miopia del passato che intendiamo superare: forse Bozza non ricorda quando ritenevano ‘inevitabile’ la conquista della maggioranza assoluta da parte del socio privato. Era Sindaco Flavio Tosi, il Catullo affogava nella cattiva gestione e rischiava di portare i libri in Tribunale: ‘Basta che l’aeroporto funzioni’, dicevano. Ora però si accorgono che, per ‘funzionare’ nell’interesse di Verona, lo scalo ha bisogno di una compagine pubblica forte e unita”.
E concludono: “Bozza si dia piuttosto da fare in Regione, dove è in maggioranza, per far ottenere al territorio il collegamento ferroviario tra il Catullo e la stazione ferroviaria di Porta Nuova, un’opera attesa da anni, di fondamentale importanza per lo sviluppo dello scalo aeroportuale”.