Femminicidi, Bigon (PD) a Boscaini (Azzurro Donna Verona): “Anche la Regione deve attivarsi con urgenza. Da tempo presentata proposta ‘Codice Rosa’, ma tutto resta nel cassetto”.
“L’iniziativa dell’esponente di Azzurro Donna Verona, Paola Boscaini, che da Bussolengo lancia l’invito ai Comuni e ai parlamentari per fare rete ed assumere misure concrete contro la piaga dei femminicidi, è apprezzabile. Ma va anche evidenziato che la Regione Veneto, sul fronte della prevenzione e del sostegno alle vittime di violenza, non sta procedendo con quel passo che sarebbe invece indispensabile. Quasi tre anni fa infatti, come PD abbiamo depositato una proposta di legge sul cosiddetto Codice Rosa, a mia prima firma. Ma il tutto viene tenuto chiuso nei cassetti e non viene discusso”.
A dirlo la consigliera regionale veronese del PD Veneto, Anna Maria Bigon.
“Si tratta di un provvedimento pensato per formare il personale e strutturare ospedali pubblici e privati accreditati in modo da consentire il riconoscimento e la presa in carico delle donne che subiscono violenze. Spesso le vittime, per paura o vergogna, non rivelano il loro dramma e vanno aiutate con operatori preparati. Ecco dunque la proposta di predisporre, all’interno delle strutture, aree protette per la prima accoglienza, l’ascolto e gli accertamenti clinico-strumentali, garantendo così la massima riservatezza. Accanto a questo, l’adeguamento dei sistemi informativi degli ospedali per la creazione di una rete unica regionale per verificare se la vittima sia già stata accolta in un altro Pronto Soccorso dopo aver subito violenza”.
In conclusione Bigon rilancia: “Di fronte alla costante escalation dei femminicidi e delle violenze occorre procedere in fretta. E anche il governo regionale deve farlo: ognuno per le proprie competenze deve dare un contributo concreto per fare argine tra istituzioni al dilagare di questa tragedia sociale”.