EMENDATO IL PUMS: UNA CHIARA INDICAZIONE DELLA CITTÀ CHE VOGLIAMO

Pubblicato da il 14 Ottobre 2023

Verona, 13 ottobre 2023. Annunciato nel 2017, il Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, è stato adottato dalla precedente giunta comunale nell’ottobre 2020 ed ha ottenuto il via libera della commissione regionale VAS soltanto nel marzo 2022. Pensare di ricominciare da capo oggi, allungando l’iter approvativo, significherebbe tenere ferma la città che invece ha bisogno di risposte concrete ai problemi. Sei anni possono bastare, soprattutto per un documento programmatorio che è un obbligo di legge sul quale  oltretutto non c’è assolutamente nulla da inventare.

Già nel 2018 come opposizioni chiedevamo due cose alla giunta comunale: accelerare l’iter, e mettere in campo fin da subito gli interventi che costituiscono l’architrave di qualsiasi politica di mobilità sostenibile: favorire il trasporto pubblico, la ciclabilità e la rottura del carico attraverso i parcheggi scambiatori.

E’ quello che abbiamo cominciato a fare una volta diventati maggioranza, avviando l’unico vero grande cantiere del filobus, l’unificazione dei sottopassi di Città di Nimes; trovando le risorse per i parcheggi scambiatori, da altri mai previsti; dando impulso alla progettazione di piste ciclabili; offrendo ai cittadini la visione, le occasioni e la possibilità di vivere la città e i quartieri anche senza l’auto.

Quello che abbiamo approvato ieri è un Pums in cui il 60% delle osservazioni presentate dalle Circoscrizioni, enti, comitati di cittadini e associazioni sono state valutate positivamente consentendo di rafforzarne i contenuti sulla sicurezza stradale, soprattutto davanti alle scuole, e gli interventi di moderazione del traffico per vivere meglio nei quartieri.

Gli emendamenti presentati in aula vanno a dare un chiaro indirizzo nei confronti di due opere, quali il traforo tra Valpantena e Valpolicella ed il tunnel sotto lo scalo merci: i problemi di queste aree vanno affrontati in modo più organico considerando il benessere dei quartieri, il sistema della viabilità cittadina e gli obiettivi di riduzione del traffico a motore. Per noi una soluzione è buona se funziona e dà risposte ai problemi, e in questo senso traforo e tunnel sembrano creare più problemi di quanti siano in grado di risolverne. Lasciamo volentieri alle opposizioni il vezzo di trasformare le opere pubbliche in bandiere politiche.

Ribadiamo che la priorità è affrontare le criticità di saturazione del traffico in centro e nei quartieri. A questo obiettivo vanno primariamente indirizzate le opere compensative della Tav: risolvere i punti critici e riunire questi interventi alle opere di riqualificazione e rigenerazione urbana già in corso. Perché vogliamo dare a Verona una chance di uscire dall’immobilismo che l’hanno ridotta ad una città di serie C sotto l’aspetto della viabilità e della mobilità.

Per il gruppo consiliare comunale del Partito Democratico
Il capogruppo Fabio Segattini, i consiglieri Michele Bresaola e Alessia Rotta