STRADA DI GRONDA: SCELTA GIUSTA PER QUARTIERI E SVILUPPO ECONOMICO I PASDARAN DEL TRAFORO HANNO BLOCCATO LA CITTÀ PER 15 ANNI
Verona, 21 ottobre 2023. Come Pd respingiamo la politica che pensa di avere la bacchetta magica su tutto. Soprattutto respingiamo i politicanti che pretendono di indicare agli altri gli obiettivi che loro in prima persona non sono riusciti a conseguire quando hanno avuto responsabilità amministrative. E così crediamo la pensi una parte rilevante dei cittadini veronesi che hanno dato la fiducia a questa nuova amministrazione comunale.
La strada di gronda è un’opera utile al territorio, sia ai quartieri in quanto risolve problemi di attraversamento delle aree situate alle estreme periferie Sud e Ovest della città ma anche di una parte dei comuni della cintura, sia allo sviluppo della Marangona, fissandone allo stesso tempo un limite invalicabile. Inoltre, è interamente finanziabile grazie ai 53 milioni delle Autostrade.
Coloro che tornano ad invocare il traforo come panacea di tutti i mali dovrebbero spiegare come mai non sono riusciti nemmeno a finanziarlo negli ultimi 15 anni in cui – magari con casacche diverse, ma comunque appartenenti alla stesa area politica – sono rimasti ininterrottamente al governo della città.
La ragione, arcinota, è riconducibile ad un progetto dai costi immani (330 milioni di euro più Iva nella delibera del 2009, saliti a 524 milioni Iva compresa in una delle ultime delibere del 2011) non bancabile in quanto non sostenibile dal punto di vista finanziario oltre che ambientale. Il traforo corto è stata una opzione considerata che tuttavia non offre lo stesso livello di soluzioni della precedente e costa quasi il doppio della strada di gronda (si comincia a ragionare dai 100 milioni di euro).
Ci verrebbe facile rintuzzare i leghisti che ora protestano dicendo che Salvini potrebbe distogliere una parte dei 5 miliardi destinati al ponte di Messina, ma il governo della città è una cosa seria: la scelta è tra tenere sottoterra il “gruzzolo” per altri 5 anni, attendendo la sua ulteriore svalutazione in vista della prossima campagna elettorale, oppure impiegare finalmente queste risorse per un’opera che, come ogni intervento infrastrutturale, non è di per se risolutiva se non viene accompagnata da una politica coerente. E’ questo quanto si appresta a fare l’amministrazione comunale, che come Pd appoggiamo pienamente: smobilitare risorse a favore dei quartieri e dello sviluppo economico e attuare una politica di riduzione dell’uso dell’auto privata in favore del trasporto sostenibile. Il vezzo di fare di un’opera una bandiera politica lo lasciamo alle opposizioni.
Per il Gruppo consiliare comunale Pd
Fabio Segattini, Francesco Casella, Carla Angoli, Alberto Falezza
Per la Segreteria provinciale Pd Verona
Franco Bonfante