CONSIGLIO COMUNALE APERTO: LA MORTE DI GIULIA CI INTERROGA E RICHIEDE RISPOSTE IMMEDIATE

Pubblicato da il 21 Novembre 2023

Di fronte all’ennesimo femminicidio accusiamo il dolore e l’orrore per il barbaro assassinio di Giulia Cecchettin e la sua giovane vita spezzata, ma anche un profondo disagio per la cornice valoriale e interpretativa nella quale i delitti di questa tipologia continuano a venire inquadrati dai media, dalla politica, tra la gente. Come se la qualifica di “ex fidanzati” potesse in quale modo spiegare o giustificare il desiderio di possesso, di controllo e di annientamento di una parte sull’altra.

Come dice la sorella di Giulia, Elena, questo non è il momento del silenzio, è il momento di parlare per capire. Scavare nel comportamento dell’assassino, che a quanto risulta dalle parole della stessa Elena aveva già dato chiari segni di ossessività e possessività nei confronti di Giulia. Scavare per imparare, e imparare per poi educare e trasmettere.

Dal punto di vista della politica, è il tempo di dire basta con questi crimini e di ammettere che esiste una gigantesca lacuna educativa irrisolta nella formazione dei cittadini italiani – anche dei più scolarizzati – a cui è necessario porre rimedio a cominciare dalle scuole adottando tutte le azioni educative e formative necessarie e mettendo in campo tutti gli investimenti richiesti.

Per questo, come gruppo consiliare comunale del Partito Democratico e come Donne Democratiche vogliamo dare un segnale, aprendo una discussione nell’ambito di un consiglio comunale aperto che abbiamo chiesto e ottenuto di convocare con le altre forze progressiste.

Da questo consiglio comunale vogliamo uscire dall’aula con dei fatti concreti, non soltanto con delle belle parole. Più consapevolezza e meno fatalismo.

Alessia Rotta per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Sabrina Ugolini, portavoce Donne Democratiche di Verona