Ovest veronese, medici di famiglia. Bigon (Pd): ” La Regione risponde precisando che a Sandrà è risolta emergenza, ma restano le difficoltà nel superare l’emergenza carenze veronesi”.
“Anche dopo le nostre sollecitazioni, finalmente è stata garantita alla frazione di Sandrà, a Castelnuovo del Garda, la presenza di un medico di famiglia. Ma lo scenario dell’ovest veronese resta largamente problematico, come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione fornita dalla Giunta regionale”.
Lo dice la consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon.
“L’Azienda ULSS 9 Scaligera ha comunicato che nel 2023 ha richiesto la pubblicazione di un fabbisogno di 25 posti per medici nell’ambito territoriale 2 del Distretto 4 Ovest Veronese, comprendente il Comune di Castelnuovo del Garda e la frazione di Sandrà, su cui è stata presentata l’interrogazione per questa e per l’emergenza in genere. Tuttavia, solo 8 medici hanno accettato l’incarico: 4 hanno iniziato nei comuni di Bardolino, Sona e Sommacampagna, mentre gli altri 4 inizieranno a Garda, Bussolengo, Malcesine e Sommacampagna. Per il 2024, è stata richiesta la copertura di 28 posti nello stesso ambito territoriale, nonostante l’aumento del numero massimo di assistiti per medico da 1500 a 1800, grazie a disposizioni regionali”.
Secondo Bigon serve garantire stabilità, prospettiva e qualità della vita lavorativa ai medici in servizio. Dalla Giunta, attraverso questa risposta, è arrivato l’impegno a riconoscere indennità e compensi aggiuntivi per i medici con carico di lavoro aumentato, ad attivare ulteriori medicine di gruppo, ad in imcrementare le ore settimanali per garantire la copertura dei LEA e ad affidare incarichi temporanei di assistenza primaria con compensi aggiuntivi. Vigileremo su tutti questi impegni”.