Sanità. Isola della Scala (Vr), interrogazione Bigon (Pd): “Servizi ambulatoriali e diagnostici al lumicino: quali gli interventi?”.

Pubblicato da il 5 Luglio 2024

“Dopo la chiusura, nel 2018, dell’ospedale di Isola della Scala si è registrata una progressiva e consistente
diminuzione di tutti i servizi ambulatoriali, diagnostici e riabilitativi della zona, nonostante le rassicurazioni dell’Ulss. E anche l’ospedale di Villafranca, che dovrebbe essere quello di riferimento si ritrova in sofferenza per carenza di reparti, medici e infermieri fin
dalla sua apertura, sempre nel 2018. L’attuale situazione vede dunque un vasto territorio sguarnito anche
dei più basilari servizi sanitari. Il governo regionale non può continuare ad ignorare questo quadro di grave deficit”.

La presa di posizione è della consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon, che assieme ai colleghi Francesca Zottis, Chiara Luisetto e Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione al riguardo.

“Sarebbe fondamentale da un lato l’attivazione del unto di primo intervento h24 con automedica come previsto da una delibera del 2019. Ma soprattutto, diventa doveroso, anche alla luce di una petizione che ha raccolto ben 3.652 firme e di una mozione approvata all’unanimità dai Comuni di Erbè, Nogarole Rocca, Trevenzuolo e Vigasio, che la Regione si attivi per l’attivazione dei fondamentali servizi sanitari
necessari a garantire il diritto alla salute. Vigilando sulla realizzazione e sull’attivazione dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità nei tempi previsti,
senza interventi di demolizione di alcun piano dell’ex ospedale”.

Bigon e i colleghi dem ricordano che “lo scorso 7 giugno, in un incontro tra la nuova Direttrice Generale dell’Ulss 9 e il Comitato per l’Ospedale di Isola della Scala, è emerso che il punto di primo intervento h24 verrà addirittura rimosso dalla prossima programmazione regionale e che i servizi diagnostici e ambulatoriali specialistici richiesti con la raccolta firme non verranno attivati. Su tutti questi punti e sul futuro della sanità locale chiediamo la massima chiarezza all’assessore Lanzarin”.