Pfas, Bigon (Pd): “Costi bonifica pesanti. L’inerzia della Regione rischia di tradursi in boomerang finanziario”.
“La cifra di 180 milioni, riferita con ‘beneficio di inventario’ dal procuratore capo del tribunale di Vicenza, per la realizzazione delle bonifiche del sito Miteni, fa tremare i polsi. In attesa della precisa quantificazione, parliamo comunque di una spesa di dimensioni pesanti. Con una preoccupazione inevitabile: davvero saranno i diretti responsabili delle contaminazioni da Pfas a pagare?”.
A dirlo la consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon, relativamente all’audizione della Commissione di inchiesta parlamentare cui ha preso parte il procuratore capo Giorgio Lino Bruno.
“Il processo in corso dovrebbe concludersi in primavera, quando sono attese le sentenze. Al di là dell’esito finale, c’è da chiedersi se la Regione si stia ponendo il problema di una bonifica che, dati i costi oppure con i diretti responsabili latitanti, potrebbe rimanere in sospeso. La verità è che l’irresponsabile disinteresse della stessa Regione, che aveva conoscenza di quanto stava accadendo, ha prodotto a cascata questa situazione, a forte rischio di boomerang, non solo già dal punto di vista sanitario ma anche finanziario”.