LA SICUREZZA È UN PROCESSO CHE RICHIEDE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI, IL CENTRODESTRA VERONESE CONTINUA A FARNE UNO SPOT ELETTORALE
La richiesta di disporre di più uomini e mezzi è venuta, non da ultimo, dal Procuratore Tito il quale ha ricordato come Verona sia città di eventi a carattere nazionale ed europeo: solo negli ultimi mesi la città ha visto una visita del Papa, due G7 e 800 mila persone tra lirica ed extra lirica. Il tutto gestito con meno personale di polizia municipale rispetto alla città di Catania o altre città siciliane che pure, tra il silenzio dei nostri parlamentari, con un articolo del decreto sicurezza hanno beneficiato della possibilità di assumere altri agenti di polizia municipale, privilegio negato a Verona.
Perciò abbiamo chiesto di essere città metropolitana: ma che fine ha fatto la pseudo proposta di legge presentata dal deputato Ciro Maschio? Perché da presidente della Commissione Giustizia Maschio, pur avendone facoltà, non l’ha calendarizzata?
Abbiamo eccome a cuore la sicurezza, e abbiamo collaborato come amministrazione con le forze dell’ordine sia nel blitz di Porta Nuova sia in quello di Veronetta, marcando in questo una discontinuità rispetto al passato dove la sicurezza era ridotta a proclami e interventi a spot. Chiediamo però la collaborazione di tutti, compreso il ministro Piantedosi che su nostra richiesta ha detto che verrà in città nei prossimi mesi. Chi non fa nulla?
Alessia Rotta, segretaria cittadina Pd Verona