VILLA BARTOLOMEA: VALDEGAMBERI FOMENTA L’ENNESIMA GUERRA TRA BISOGNI DIVERSI, MA NON DÀ RISPOSTE NE’ AGLI UNI NE’ AGLI ALTRI
Verona, 4 novembre 2024. “Spiace che il consigliere Valdegamberi si ricordi dell’epocale problema degli anziani non autosufficienti soltanto quanto si tratta di contrapporre questo bisogno ad un altro bisogno di accoglienza provando a fomentare l’ennesima guerra tra poveri. Del resto il consigliere è solito confondersi: assieme a Vannacci, Valdegambieri scambiò il maglione della sorella della povera Cecchettin con i satanisti”.
Così il Segretario provinciale Pd Verona Franco Bonfante risponde alle provocazioni del consigliere regionale di centrodestra sul tema del nuovo centro di accoglienza di Villa Bartolomea, dimensionato per massimo 8 donne con minori. “Sono mesi, anzi anni – prosegue Bonfante – che i Sindaci della Pianura denunciano l’assoluta inadeguatezza della programmazione regionale in fatto di residenzialità degli anziani. Gli ultimi 8 posti letto, per l’intero Distretto 3, assegnati di recente, restano una goccia nel mare del bisogno. Valdegamberi dovrebbe inoltre sapere che i centri diurni semi-residenziali hanno meno appeal presso le famiglie dei non autosufficienti perché manca ancora tutta l’integrazione con i servizi socio-sanitari domiciliari che sarebbe dovere sempre della Regione implementare così come prescrive il Pnrr sanitario e la riforma della sanità territoriale, ma gli attuali vertici veneziani, allo stato, non sembrano nemmeno in grado di garantire alla popolazione l’assistenza sanitaria primaria rappresentata dai medici di base. Comunque Valdegamberi stia tranquillo che nessuna richiesta di aiuto resta inevasa quando c’è la volontà di essere vicini alle persone, come fa il Comune di Villa Bartolomea”.
Il Sindaco di Villa Bartolomea Andrea Tuzza informa, infatti: “Abbiamo aperto un confronto con Aulss per riaprire il centro diurno, in particolare per capire se può essere destinato a non autosufficienti. Apriremo a breve un ambulatorio medico sempre al piano terra. Le attività del Centro di Accoglienza e del Centro Diurno sono, ripeto, indipendenti e hanno percorsi separati”. Tuzza precisa inoltre, che “il Centro di Accoglienza durerà un anno eventualmente rinnovabile per un altro, a costo zero per il Comune, sarà al primo piano nell’ex asilo di Spinimbecco e non interferirà con il centro diurno, i cui spazi sono indipendenti. Alle donne sarà fatta formazione professionale e ai bambini integrazione scolastica in sinergia con realtà di primo piano del mondo del volontariato come la cooperativa sociale Impastaci di Villa Bartolomea e la cooperativa sociale Il Samaritano della Caritas diocesana”.