Sanità, Isola della Scala (Vr). Bigon (Pd): “Da Lanzarin risposte a nostre interrogazioni: Casa e Ospedale di Comunità solo nel 2026, dopo ben otto anni dalla chiusura dell’ospedale. Inevase anche le richieste di maggiori servizi da parte dei cittadini”.
“Finalmente l’assessora Lanzarin ha risposto a due interrogazioni che abbiamo presentato nell’agosto 2023 e nel giugno scorso, riguardanti i servizi della sanità pubblica a Isola della Scala, rimasta senza ospedale dal 2018. Purtroppo le notizie che arrivano non sono delle migliori, anzi”.
Lo dice la consigliera regionale veronese del Pd, Anna Maria Bigon, in riferimento a due interrogazioni che la vedono prima firmataria, di cui una sottoscritta dai colleghi dem Chiara Luisetto e Andrea Zanoni.
“Di fatto, l’assessora garantisce la piena operatività della Casa della Comunità HUB entro il 2026, grazie ai finanziamenti del PNRR e prevede sempre per quella scadenza la creazione di un Ospedale di Comunità con 24 posti letto. Si tratta – sottolinea Bigon – di tempistiche eccessivamente dilatate. Per quella data saranno già trascorsi otto anni dalla chiusura dell’ospedale di Isola della Scala: in pratica, per quasi un decennio la popolazione locale si ritrova costretta ad affrontare gravi difficoltà nel reperire i servizi sanitari essenziali”.
L’esponente dem contesta anche il fatto che “nelle risposte alle interrogazioni si sostiene che alcune funzioni sanitarie sono già parzialmente attive dal 2022. Ma questi servizi, come il Punto Prelievi, la specialistica ambulatoriale e l’assistenza domiciliare, sono insufficienti per coprire le necessità di una popolazione che ha perso un ospedale completo. L’assenza poi di un Punto di Primo Intervento h24 e di un’assistenza diagnostica avanzata lascia gli abitanti senza adeguate tutele sanitarie, soprattutto in situazioni d’emergenza”.
Ultimo nodo sul quale Bigon punta l’indice è quello della “mancanza di una risposta concreta alle richieste principali che il sindaco e il Comitato per l’Ospedale hanno avanzato in questi anni, forti anche di una raccolta firme con oltre 3.600 sottoscrizioni. Tranle richieste c’è appunto la creazione di un Punto di Primo Intervento h24 con automedica, il potenziamento dei servizi ambulatoriali specialistici e diagnostici e la realizzazione di una Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità”.
In conclusione la consigliera del Pd parla nel complesso di “uno scenario che rimane fortemente incerto, senza garanzie tangibili per il miglioramento immediato del servizio di emergenza nella zona di Isola della Scala. Non basta dire, come fa Lanzarin, che ‘la rete di emergenza e urgenza territoriale è in costante evoluzione’: bisogna stringere i tempi, altro che evoluzione”.