Case e Ospedali di Comunità. Bigon (Pd): “Ritardi nell’attuazione a livelli preoccupanti”.

Pubblicato da il 21 Gennaio 2025

“I ritardi della Regione Veneto nell’attuazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità sono ormai evidenti e preoccupanti. Si tratta di strutture essenziali per garantire un servizio sanitario territoriale moderno ed efficace, ma a oggi il cronoprogramma stabilito dal Pnrr è ampiamente disatteso”.

A dirlo la consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon, riprendendo anche i dati raccolti dallo Spi CGIL.

“A giugno 2024, solo 9 delle 130 Case di Comunità programmate sono state completate, mentre 57 cantieri sono stati avviati e 38 sono ancora da aprire. Per quanto riguarda gli Ospedali di Comunità, dei 35 previsti solo 5 sono pronti e collaudati, mentre 12 devono ancora vedere l’inizio dei lavori. Questo quadro è inaccettabile, considerando che il PNRR ha stanziato oltre 135 milioni di euro per le Case di Comunità e circa 74 milioni per gli Ospedali di Comunità. A questo si aggiunge il fatto che le schede ospedaliere del 2019 state applicate solo in parte”.

Secondo l’esponente dem “le Case di Comunità dovrebbero essere il pilastro della sanità territoriale, con l’offerta di servizi fondamentali come il medico di base, la specialistica ambulatoriale, i servizi diagnostici, l’assistenza domiciliare integrata e altro ancora. Tuttavia, la Regione Veneto ha limitato la progettazione ai soli tre livelli minimi di assistenza. Questo è un tradimento dello spirito del Pnrr e delle necessità dei cittadini. Analoga è la situazione per gli Ospedali di Comunità, pensati per offrire ricoveri brevi e garantire la stabilizzazione clinica dei pazienti in fase di transizione tra ospedale e domicilio, e per offrire assistenza e sollievo alle famiglie”.

“La Regione deve assumersi la responsabilità di accelerare i lavori e garantire il pieno rispetto delle scadenze. La sanità è un diritto fondamentale, e i cittadini del Veneto non possono più tollerare un sistema che non risponde alle loro esigenze. Chiederemo formalmente all’assessora alla sanità di venire a riferire in Commissione per darci le dovute spiegazioni: bisogna recuperare il tempo perso – conclude Bigon – e garantire che queste strutture siano completate e operative al più presto assumendo il personale necessario.  Oppure vanno a rilento perché nulla è stato fatto per avere personale?”.

Presentazione - IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria