Sarzano (Ro), impianto biogas. Bigon (Pd): “Regione pianifichi evitando il sovraccarico di queste infrastrutture nel rodigino e garantendo il confronto con le popolazioni”.
La presa di posizione è della consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon, in merito alla vicenda dell’impianto di biogas previsto a Sarzano “e che sta provocando forte preoccupazione tra i cittadini. Secondo i dati di Atlaimpianti del GSE, (atlante geografico interattivo che permette di consultare i principali dati sugli impianti di produzione di energia elettrica e termica), il Polesine ospita già 26 impianti, per una potenza complessiva di oltre 20 MW. Molti di questi, con potenze vicine a 1 MW, sono distribuiti in diverse località, dimostrando come un modello di piccoli impianti possa risultare più sostenibile e rispettoso delle peculiarità agricole e ambientali del territorio. È questa la strada da seguire, ovvero favorire impianti di dimensioni contenute e in linea con le caratteristiche e le esigenze locali, evitando che progetti sovradimensionati impongano trasformazioni forzate delle colture o mettano a rischio l’equilibrio ambientale”.
L’esponente dem pone quindi l’attenzione sulla “necessità di una pianificazione regionale più equa. Il peso degli impianti deve essere ripartito in modo omogeneo su tutto il Veneto. Rovigo non può diventare la meta privilegiata di questi progetti, sacrificando il suo territorio per una strategia che, se mal gestita, rischia di creare più problemi che benefici. E è al contempo indispensabile che le amministrazioni locali valutino con attenzione tutte le conseguenze ambientali e sociali di tali iniziative. Non da ultimo, serve un maggior coinvolgimento della cittadinanza e una trasparente discussione pubblica. Progetti come quello di Sarzano, vicino all’ospedale, ma anche altri autorizzati o in fase di approvazione, dimostrano come manchi ancora una visione integrata e una reale partecipazione dei cittadini. Serve un cambio di passo: la tutela dell’ambiente – conclude Bigon – non può essere messa in competizione con lo sviluppo economico”.