SICUREZZA: GIÀ ESAURITI I RINFORZI ACCORDATI A DICEMBRE DAL MINISTRO PIANTEDOSI CITTADINI VERONESI PRESI IN GIRO DAL GOVERNO E DAI PARLAMENTARI VERONESI DELLA DESTRA
Verona, 4 febbraio 2025. Sono già sfumati gli effetti positivi dell’apporto di 120 nuovi appartenenti ai corpi di polizia (Polizia di Stato e Carabinieri in primis) promessi ai primi di dicembre dal Ministro Piantedosi a rinforzo dei presidi di pubblica sicurezza nel territorio veronese. Almeno per quanto riguarda la Polizia di Stato, alla trentina di agenti assegnati alla Questura di Verona è corrisposto un numero quasi pari di trasferimenti o partenze, per un saldo finale di alcune unità di personale in più.
E’ il tragicomico retroscena emerso durante un dibattito pubblico sull’emittente locale TeleArena sull’ultimo vergognoso e oltraggioso assalto al pronto soccorso di Borgo Trento da parte di un utente violento e fuori controllo. L’ennesimo episodio di violenza ai danni dei sanitari ha portato sindacati e lavoratori a rilanciare la richiesta di un presidio fisso delle forze di polizia all’interno dei pronto soccorsi più a rischio.
E’ chiaro tuttavia che non c’è alcun margine per un’operazione simile, dal momento che il personale di pubblica sicurezza è limitato e le promesse del governo di un rinforzo si sono rivelate illusorie, un gioco di prestigio, una presa in giro nei confronti dei cittadini e delle stesse istituzioni locali veronesi che avevano chiesto interventi strutturali.
Il sistema della sicurezza regge, e i cittadini si sentono maggiormente protetti, se ciascun livello fa la propria parte. Ma questo non sta accadendo da parte del governo. Ci domandiamo con quale coraggio il Ministro sia venuto a dire a dicembre che “Verona merita” di essere aiutata se due mesi dopo non c’è quasi più traccia di questi aiuti.
Ci domandiamo anche con quale faccia torneranno sul territorio i parlamentari o eurodeputati veronesi del centrodestra, come Flavio Tosi, Ciro Maschio, Marco Padovani, Paolo Tosato che per mesi hanno speculato sui temi della sicurezza in città puntando il dito contro il Comune il quale ha fatto i salti mortali per assumere nuovi agenti di polizia municipale malgrado i tagli ai trasferimenti imposti dallo stesso governo Meloni.
Ai veronesi hanno tagliato 10 milioni di euro in quattro anni, e azzerato il fondo sostengo affitti per altri 1,8 milioni. E dopo il danno anche la beffa: governo e parlamentari veronesi della destra non sono stati in grado di mantenere la promessa di un contingente di polizia adeguato alle crescenti esigenze del territorio. Una politica scandalosa che danneggia la città, alimenta la formazione della marginalità e aumenta il senso di insicurezza dei cittadini.