Sanità, SIO verso il collaudo. Bigon (Pd): “Malgrado il malfunzionamento e i ripetuti richiami dei medici, Azienda Zero procede a testa bassa. Una logica inaccettabile. Zaia intervenga e faccia un sopralluogo”.
Il giudizio è della consigliera regionale veronese del Pd, Anna Maria Bigon, alla luce dell’imminente collaudo di SIO, duramente contestato dal fronte intersindacale medico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona.
“Malgrado le ripetute richieste dei medici di un coinvolgimento preliminare alla fase di collaudo ora annunciata, tutto procede come se nulla fosse. Ma cosa dovrebbero sistemare ora, dopo mesi di inefficienze? La sperimentazione di questi mesi ha messo in ginocchio un sistema ospedaliero leader in Veneto e a livello nazionale. Proprio ieri Zaia esaltava i numeri del riparto del fondo nazionale, che segna nel 2024 maggiori risorse per la nostra regione, pari a 380 milioni. Ma, tenuto conto dei rincari, cosa ce ne facciamo se poi si “investono” ben 100 milioni per questo sistema informatico che non funziona?”.
“Dopo aver tagliato la sanità territoriale e gli ospedali spoke con buona parte di schede ospedaliere non applicate, ora si svela evidentemente il senso di una strategia appunto perversa: lasciare in difficoltà il pubblico per potenziare il privato, dove il cittadino si rivolge inevitabilmente a fronte di disagi. Rinnovo la mia richiesta, ribadita più volte con atti ufficiali: il SIO va definitivamente sospeso. Come mai ad oggi la Regione non ha risposto alle mie interrogazioni? Venga Zaia a vedere con un sopralluogo e tocchi con mano il sistema veneto”.