Carcere Montorio, Bigon (Pd): “Ancora un suicidio: inaccettabile in un Paese civile”.

Pubblicato da il 20 Marzo 2025

“La tragica conta dei suicidi presso il carcere di Montorio, continua. Sembra davvero che dopo tante promesse, nulla cambi”.

La presa di posizione, dopo il nuovo caso di un detenuto che si è tolto la vita nella Casa Circondariale veronese, è della consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon.

“Eppure, i problemi profondi riscontrati a Montorio richiederebbero interventi urgenti. A partire dalla carenza di personale sanitario interno, visto che da tempo chiediamo di rinforzarne la presenza. I dati, forniti su mia richiesta, dall’Ulss 9, riportavano pochi mesi fa la presenza di un solo psicologo per tutti i detenuti di questo carcere che scoppia per sovraffollamento: un dato macroscopico di inadeguatezza. Ma anche l’attività lavorativa e formativa risulta essere carente e svolta da un numero esiguo di detenuti”.

I dati forniti a seguito di accesso agli atti, in particolare, evidenziavano la presenza di soli 4 medici di guardia, per un totale di 24 ore settimanali; 9 infermieri per 36 ore alla settimana; 1 medico infettivologo per 3 ore alla settimana; 1 psicologo psicoterapeuta per 25 ore alla settimana. Numeri davvero esigui a fronte di oltre 500 detenuti, peraltro in un carcere progettato per ospitarne 300.

“La Giunta regionale deve attivarsi al più presto per quanto di sua competenza e sollecitare il Governo. Devono spiegarci quali provvedimenti hanno preso durante quest’anno per rendere sostenibile la vita dei detenuti in carcere. Questa scia di morti è assolutamente inaccettabile per un  Paese che ambisce a definirsi “civile”.