POLO LOGISTICO DI CAMPAGNOLA DI ZEVIO: DECISIONE SCONCERTANTE, HANNO SCELTO DI SVENDERE GLI INTERESSI DELLA COMUNITÀ PER UN PUGNO DI COMPENSAZIONI

Pubblicato da il 9 Aprile 2025
Il Sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello e la Sindaca di Zevio Paola Conti si sono assunti una gravissima responsabilità nel rimettere in gioco, con il cosiddetto accordo transattivo, un progetto urbanistico rischioso per la salute pubblica e devastante per l’ambiente e il paesaggio, che una sentenza del tribunale amministrativo regionale aveva già bocciato in quanto concepito senza considerare la tutela degli interessi primari della comunità di Zevio e San Giovanni Lupatoto, a partire dal diritto alla salute.

Le cosiddette compensazioni ambientali offerte dall’impresa proponente, quali pannelli solari, un sottopasso ciclabile e la Ztl a Raldon, acriticamente accettate dai primi cittadini, hanno un’incidenza prossima allo zero sulla possibilità di mitigare l’impatto dell’intervento che, con i suoi 127 mila metri quadri di logistica e 1.200 veicoli di traffico indotto aggiuntivo (per metà tir, mezzi pesanti), è destinato a cambiare faccia all’intero comprensorio territoriale. Mai operazione di greenwashing fu tanto goffa e raffazzonata.

Inspiegabile in particolare il progettato sottopasso ciclabile della Transpolesana. Opera costosissima (2 milioni di euro sul totale dei 4.5 delle “compensazioni”) e inutile, in quanto si tratterebbe del doppione di un sottopasso che esiste già.

Altrettanto grave il fatto che due pubblici amministratori, a cui la legge affida responsabilità  nella tutela della salute pubblica a livello locale, prendano l’iniziativa unilaterale di ignorare  deliberatamente i rilievi dei giudici amministrativi in merito alle carenze e alle omissioni accertate in fase di istruttoria e alla inadeguatezza del piano ambientale preliminare predisposto dalla ditta proponente. E, oltre a questo, di ignorare i rischi di un aggravamento della qualità dell’aria evidenziati dalla stessa agenzia regionale per l’ambiente Arpav, in contrasto con tutti i piani ambientali vigenti.

Scritte sulla sabbia sono le promesse di sviluppo e di posti di lavoro. Siamo di fronte a decisioni e giustificazioni sconcertanti di sindaci che hanno scelto di respingere le richieste provenienti dalle comunità che dovrebbero tutelare, le quali vengono svendute per un pugno di compensazioni. Ma non è ancora finita: come gruppo consiliare Zevio Bene Comune continueremo a contrastare questa operazione e a tenere costantemente informata la cittadinanza.

Enrico Righetto, capogruppo Zevio Bene Comune