Parco Fluviale dell’Adige, una questione da affrontare con urgenza
I Comuni di Albaredo d’Adige (capofila), Ronco all’Adige e Bonavigo hanno presentato alla Regione del Veneto un progetto preliminare per un parco fluviale dell’Adige. Tale progetto, voluto fortemente dalla giunta comunale precedente di Albaredo d’Adige, ha partecipato ad un bando di finanziamento a fondo perduto, è stato selezionato come meritevole ed ha ottenuto un finanziamento di 450.000 euro.
Si prevedono interventi per la realizzazione di percorsi ciclabili lungo gli argini fluviali, riqualificazione di una storica base nautica ora in stato di abbandono, pubblicazione di materiali informativi sugli aspetti naturalistici, storici ed agrari del paesaggio locale, per lo più sconosciuto ma ricco di elementi di pregio. Gli oneri di manutenzione saranno a carico del volontariato locale, il quale vede nell’Associazione Adige Nostro il suo caposaldo.
A fronte di tale unica opportunità, la locale Coldiretti – molto influente sull’amministrazione comunale di Albaredo – sta portando avanti un’azione di vero e proprio ostruzionismo al parco, visto forse – ma erroneamente – come un freno alle attività agricole. Esse invece saranno notevolmente valorizzate dal parco, grazie alla pubblicizzazione dei prodotti tipici e alla potenziale diffusione del turismo rurale, ora praticamente inesistente.
Il risultato è che l’attuale Giunta di Albaredo sta rischiando di perdere questo importante finanziamento, che va obbligatoriamente appaltato entro l’anno, con danno dei cittadini del suo comune e degli altri due coinvolti, Ronco all’Adige e Bonavigo. Noi, insieme ad Adige Nostro, ci siamo impegnati per il recupero di tutta l’area e la sua valorizzazione turistico-culturale e ambientale e ci auguriamo che la questione sia risolta in tempo per approfittare della grandissima opportunità che abbiamo.
Franco Dusi
consigliere IRVV, membro Primo Circolo PD Verona