Vertenza maestre: l’amministrazione sia più seria!
L’atteggiamento dell’amministrazione sulla vertenza maestre rasenta l’infantilismo tipico di quei bambini che, volendo averla vinta a tutti i costi, si inventano improbabili rivincite. La decisione del Consiglio di Stato in merito al comportamento antisindacale del Comune in realtà ha ben poco a che vedere con le cause di lavoro, finora sempre vinte dalle insegnanti nelle sedi deputate che non sono i tribunali amministrativi ma il giudice di lavoro.
Che ora l’amministrazione invochi l’apertura al dialogo presupponendo di trovarsi in una posizione di maggiore forza non può che esacerbare ulteriormente gli animi e rinforzare la propensione al muro contro muro, come del resto abbiamo visto dalle prime reazioni di parte sindacale. Citando sempre e solo le 25 ore frontali con le classi di 24/26 bambini, il Comune insiste nel non riconoscere come ore di lavoro quelle di formazione e pianificazione didattico-pedagogica.
Basta con le cortine fumogene, ai cittadini non interessa nulla sapere chi soccomberà sul piano giudiziario, interessano soltanto la qualità del servizio e il suo corretto funzionamento. Tutte le energie spese dalla giunta in questo assurdo braccio di ferro contro una parte dei dipendenti comunali sono meritevoli di miglior causa. Se davvero vuol tornare al tavolo delle trattative, l’amministrazione metta da parte ripicche e vendette e cominci a discutere seriamente.
Michele Bertucco ed Elisa La Paglia
consiglieri comunali PD