Pua Esselunga: la maggioranza si riunisce in solitaria
Più che una riunione dei capigruppo, quella convocata per domattina, con nemmeno 24 ore di anticipo, sarà una combriccola di pochi intimi dato che nessuno di noi sottoscritti capigruppo avrà la possibilità di prendervi parte e per tale motivo avevamo chiesto al presidente del Consiglio Luca Zanotto di posticipare l’incontro a lunedì. Restiamo dunque stupefatti davanti al comportamento del presidente Zanotto che, pur avendo avute ben rappresentate le nostre richieste, si è piegato ai voleri della maggioranza non appena l’assessore Arnaldo Caleffi ha ventilato la possibilità, invero assai improbabile, di una citazione in giudizio per danni da parte di Esselunga. La verità è che il Consiglio comunale non ha un termine per deliberare e che i ritardi accumulati fino ad oggi sono da imputarsi esclusivamente alla mancanza di volontà di confrontarsi da parte della maggioranza e al maldestro tentativo di aggirare la legge regionale sul commercio con la bufala della interpretazione autentica perpetrato da Tosi e Giacino nel novembre 2013.
Di gran lunga più urgente del Pua Esselunga ci sarebbe la delibera sull’alienazione delle Gallerie Mercatali che, guarda caso, non sarà all’ordine del giorno del Consiglio che verrà convocato lunedì. Con questa ulteriore forzatura la maggioranza conferma che non è interessata al confronto e riafferma il suo esclusivo interesse per la politica degli affari a scapito del bene della città.
Tra le tante pagine oscure relative a questa pratica che ancora restano da chiarire spicca l’incarico di advisor assegnato a Luca Giacomelli, amministratore delegato di Serenissima Sgr. La stessa persona che in qualità di amministratore delegato di un’altra partecipata del gruppo autostradale, la Serenissima Partecipazioni, diede delle consulenze ad Alessandra Lodi, moglie di Giacino, giustificate davanti ai giudici come un’opportunità di “osmosi informativa”. Secondo quali considerazioni è stato ritenuto necessario un incarico di advisor per un’operazione all’apparenza così banale come la vendita di un parcheggio ben sapendo, oltre tutto, che esisteva un unico interlocutore?
I capigruppo
Michele Bertucco, Partito Democratico
Gianni Benciolini, Movimento Cinque Stelle