Traforo su un binario morto: ora si pensi ad un vero progetto per la mobilità cittadina
Acquisito dagli uffici comunali anche il quesito inviato dal Comune ad Anac, ora abbiamo un quadro più completo di quella che è la reale situazione del procedimento relativo al traforo delle Torricelle.
Non sussiste il minimo dubbio che le ultime modifiche al progetto proposte dall’aggiudicatario debbano ritenersi sostanziali: i dirigenti comunali che hanno compilato il modulo rivolto all’Authority lo ribadiscono numerose volte (per esempio alla voce “Stato della procedura” scrivono testualmente: “Rinnovo della gara dopo l’intervenuta aggiudicazione definitiva a seguito di modifiche sostanziali proposte dall’aggiudicatario”). La conoscenza della domanda ci lascia allora pochi dubbi interpretativi in merito alla risposta apparentemente ‘aperta’ fornita da Anac: se le modifiche sono ritenute sostanziali o se la distribuzione del rischio d’impresa viene a ricadere sul Comune, si dovrà indire una nuova gara, ha detto l’Authority.
Certamente il Sindaco cercherà di sparigliare nuovamente le carte in tavola, ma il tempo dei giochetti e delle promesse a buon mercato è finito. Come si ricorda nelle ultimissime righe della memoria redatta dagli uffici comunali, questo procedimento è sotto la lente anche della Corte dei Conti, la quale pretende che il Comune si attenga scrupolosamente alle indicazioni di Anac.
Tramontata l’illusione di una facile soluzione ai problemi della mobilità cittadina, è tempo di riprendere in mano piani e progetti che consentano a Verona di recuperare il tempo perduto. Progetti che passano inevitabilmente per il rilancio del trasporto pubblico e delle altre forme di mobilità sostenibile.
Il capogruppo comunale PD
Michele Bertucco