Fondazione Arena a secco: si poteva evitare
Prevedendo i tempi lunghi dell’iter di adesione alla Bray e del rilascio del Fus, il luglio scorso avevamo chiesto al Consiglio comunale di erogare alla Fondazione Arena l’intero importo dei 3 milioni di contributo straordinario che la giunta, di propria iniziativa, aveva previsto di stanziare il 4 marzo 2016. Ciò avrebbe probabilmente evitato l’attuale crisi di liquidità che vede la Fondazione Arena impossibilitata di provvedere al disallestimento dell’anfiteatro Arena. Non ci inventavamo niente: la stessa richiesta era stata formulata qualche giorno prima, precisamente il 22 giugno, anche dal commissario Fuortes. Invece l’amministrazione, con una maggioranza consiliare come al solito supina, ha deciso di dare soltanto metà della somma, pari a 1,5 milioni di euro, rimandando il resto ad “ulteriori” e non meglio precisate “valutazioni”. Vale ricordare che il ritardo con cui venne erogato questo sia pur parziale contributo straordinario determinò il rosso di bilancio nell’esercizio 2015. Temiamo non si sia trattato di una svista o di una dimenticanza poiché venne erogato in ritardo anche il contributo ordinario del Comune alla Fondazione Arena, tanto è vero che il commissario si rifiutò di mettere in bilancio sia l’uno che l’altro.
Ora è necessario sbloccare al più presto i finanziamenti della Bray perché da quelli dipende anche la fattibilità della nuova produzione prevista per la prossima stagione che dovrebbe accompagnare la Fondazione verso una fase di rilancio. E’ inoltre necessario che la Fondazione sia guidata da persone capaci che sappiano quello che stanno facendo e che credano nella possibilità di rilanciare il nostro teatro.
Ad essere maliziosi (o forse realistici?) notiamo che nel marzo 2016 era ancora in sella il disastroso Girondini per salvare il quale Tosi era disposto a tutto. Con l’arrivo del commissario questa necessità venne meno, come conferma anche il tira e molla da lì a poco inaugurato da Fabio Venturi, altro fedelissimo del Sindaco, sulla riconferma dei contributi di Agsm. Segno evidente che non è il bene della città che smuove le azioni di questa amministrazione, ma il bene degli amici e dei consociati.
I consiglieri comunali Pd
Michele Bertucco, Eugenio Bertolotti