Variante 23 bocciata in Sesta: il Piano degli Interventi ha deluso tutti
Ieri sera il consiglio della Sesta Circoscrizione ha bocciato la Variante 23 del Piano degli Interventi. Un risultato reso possibile dalle tante assenze nelle fila della maggioranza presente in aula con solo 7 rappresentanti contro gli 11 dell’opposizione. La maggioranza, non ha comunque inteso far mancare il numero legale, mossa con le avrebbe permesso di salvare almeno le apparenze, segno dunque che un forte disagio politico e amministrativo cova anche tra coloro che avevano creduto e sostenevano le promesse di questo Piano degli Interventi.
Il bilancio del Piano di questi ultimi cinque anni è, del resto, impietoso: i dieci interventi approvati in Sesta Circoscrizione hanno portato nelle casse dell’amministrazione meno di 640 mila euro contro il milione mezzo dovuto. Inoltre non c’è ancora traccia degli attesissimi orti per anziani a San Felice Extra.
L’amministrazione procede a tentoni delegando le scelte urbanistiche ai privati e abdicando ai propri compiti di coordinamento e pianificazione: basti dire che dagli uffici comunali, precisamente dal Settore Urbanistica, è impossibile ottenere una relazione scritta sui rapporti urbanistici attuali nei nostri quartieri, vale a dire che l’amministrazione non sa quanti metri cubi di costruito siano presenti per il residenziale, il commerciale e i servizi. Questo rende carta straccia la Vas del 2007 (Valutazione ambientale strategica) con i conseguenti rischi per la cittadinanza di ritrovarsi con una rete fognaria carente, aree verdi insufficienti e una viabilità non in grado di assimilare i carichi aggiuntivi previsti.
Il bilancio del Piano di questi ultimi cinque anni è, del resto, impietoso: i dieci interventi approvati in Sesta Circoscrizione hanno portato nelle casse dell’amministrazione meno di 640 mila euro contro il milione mezzo dovuto. Inoltre non c’è ancora traccia degli attesissimi orti per anziani a San Felice Extra.
L’amministrazione procede a tentoni delegando le scelte urbanistiche ai privati e abdicando ai propri compiti di coordinamento e pianificazione: basti dire che dagli uffici comunali, precisamente dal Settore Urbanistica, è impossibile ottenere una relazione scritta sui rapporti urbanistici attuali nei nostri quartieri, vale a dire che l’amministrazione non sa quanti metri cubi di costruito siano presenti per il residenziale, il commerciale e i servizi. Questo rende carta straccia la Vas del 2007 (Valutazione ambientale strategica) con i conseguenti rischi per la cittadinanza di ritrovarsi con una rete fognaria carente, aree verdi insufficienti e una viabilità non in grado di assimilare i carichi aggiuntivi previsti.
Il gruppo consiliare Pd della Sesta Circoscrizione