Variante 23, la delibera del krapfen
Grazie al lavoro dell’opposizione, di tutte le opposizioni, la Variante 23, seppure approvata in prima lettura dopo un percorso che ha evidenziato la difficoltà di tenuta della maggioranza e una lunga nottata di dibattito conclusasi alle 5 passate, difficilmente vedrà la luce sotto questa amministrazione.
I tempi tecnici richiesti dalle osservazioni dei cittadini (60 giorni senza contare il vaglio degli uffici e la discussione in Consiglio) e dalla Vas regionale quasi sicuramente faranno in modo di rimettere la decisione in merito alla sua definitiva approvazione alla prossima amministrazione, fornendo la possibilità di apportare i correttivi che a nostro avviso sono necessari.
Va dunque dato merito ai consiglieri più prolifici sotto l’aspetto dell’attività emendativa, ma va detto anche che quella del rinvio sarebbe stata la decisione più saggia da prendere fin dall’inizio, risparmiando a tutti un lunghissimo scontro istituzionale che va avanti dall’ottobre scorso togliendo spazio a temi e decisioni non certo secondari per la nostra città.
Impegnare la città così pesantemente su temi tanto delicati come la gestione del territorio a pochi mesi dalle elezioni non è mai segno di buona amministrazione. Decisioni tanto importanti hanno bisogno di una prospettiva pluriennale che consenta non solo la necessaria condivisione delle scelte (che infatti non c’è stata, tutto l’iter si è svolto sotto il segno dell’urgenza) ma anche la possibilità di controllarne i risultati.
Nel merito, il nostro giudizio su questa Variante continua ad essere negativo perché si introduce nuova cementificazione non richiesta e non giustificata. Abbiamo visto riconosciuta la necessità di una verifica puntuale delle richieste di modifica urbanistica su ambiti delicati del territorio che sono molto sospetti di essere dei veri e propri condoni. Tra le altre cose, per la Settima Circoscrizione abbiamo ottenuto lo stralcio della scheda norma 124 che prevedeva oltre 5 mila mq di costruzioni residenziali. Un altro nostro emendamento impegna l’amministrazione a spendere almeno il 50% dei contributi di sostenibilità nelle Circoscrizioni in cui ricade l’opera. Valuteremo comunque l’opportunità di sottoporre la Variante al giudizio dell’Unione Europea perché i dubbi in merito ad alcune irregolarità, che abbiamo sempre evidenziato, ci sembrano fondati.
Data l’ora di chiusura dei lavori i consiglieri di maggioranza hanno festeggiato con krapfen e Coca-cola. Un giusto epilogo per una delibera che auspichiamo non abbia mai il via libera definitivo e che potrà passare agli annali come ” la delibera del krapfen”.
Luigi Ugoli, capogruppo Pd in Consiglio comunale