REGIONE VENETO BATTA UN COLPO SE VUOLE IL COLLETTORE. AD OGGI COMPLETAMENTE ASSENTE.
Regione Veneto colpevolmente assente alla riunione convocata al ministero dell’ambiente per fare il punto sul collettore. la denuncia dai parlamentari veronesi Alessia Rotta e Diego Zardini, presenti all’incontro.
Alla riunione, organizzata dalla direttrice del ministero dottoressa Gaia Checcucci, indetta, come d’intesa, ‘per dare seguito agli impegni assunti’ alla precedente riunione del 26 settembre, invitati la comunità del Garda, l’ATS e i rappresentanti della regione Veneto e Lombardia. Evidentemente questi impegni sono tali solo per il governo, ingiustamente fatto oggetto di attacchi da parte dell’assessore Gianpaolo Bottaccin circa la tempistica o la effettiva e pronta disponibilità dei fondi, che, è stato ribadito ieri, sono stati destinati e la cui destinazione è certa.100 milioni, un finanziamento da Piano operativo Ambiente Fsc 2014-2020. Più che con un vago pronunciamento, il provvedimento è passato ed è stato validato con due cabine di regia e una delibera, la 55 del 1 dicembre 2016 del Cipe.
Ora la delibera dopo il vaglio del Ministero dell’economia e delle finanze all’attenzione è alla corte dei conti.
Per fortuna, non ancora valutata dalla corte dei conti. perché al momento della valutazione dell’organo i tempi per l’attuazione del progetto e l’utilizzo del risorse non sarà molto. Una sveglia che suona all’indirizzo delle due regioni, assenti, non solo all’incontro di ieri, ma anche alla partecipazione nella fase preliminare all’attuazione del progetto del collettore del Garda.
Perciò l’assessore Gianpaolo Bottaccin, anziché nascondersi dietro fantasmi di mancati impegni del governo, intervenga facendo la sua parte, economicamente e politicamente. oppure dica ai comuni rivieraschi del lago di Garda che non vuole il collettore. Si prenda le proprie responsabilità e prenda atto delle proprie inadempienze. i cittadini del Garda non possono pagare sulla propria pelle la campagna per l’autonomia del Veneto iniziata dalla giunta Zaia che vuole negare ogni tipo di finanziamento e contributo proveniente da Roma, che invece, grazie all’impegno del governo e la sensibilizzazione spinta dei parlamentari veronesi e lombardi c’è.