Agsm: una società a gestione “famigliare”?

Pubblicato da il 17 Febbraio 2017 0 Commenti

Ci auguriamo che Agsm riesca ad ottenere una riduzione della sanzione perché quelle in gioco sono risorse importanti per la città, specialmente in questo momento delicato, tuttavia occorre dire che lo spaccato di vita amministrativa del 2011 che emerge dalla attività ispettiva svolta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, è alquanto desolante. Altro che questione da tecnici o da direttori generali, come ha già provato a dire qualcuno nel tentativo di svicolarsi, a nostro avviso le responsabilità sono anche di tipo politico. E non si sa ancora bene se e come i comportamenti contestati siano stati successivamente superati.
Dai verbali acquisiti dall’Autorità, infatti, si evince chiaramente che i vertici del consiglio di amministrazione di Agsm fossero perfettamente consapevoli di essere a rischio sanzioni, sia perché avvisati del Collegio dei Sindaci sia perché una sanzione simile su analoghe contestazioni era già stata comminata in passato. Ma non hanno mai provveduto a dare una sterzata netta.
Al di là della gravità o meno degli addebiti che vengono mossi, appare chiaro che le operazioni dirette a separare le attività di vendita e distribuzione, così come previsto dalla legge, sono state svolte con una certa leggerezza se non addirittura con sufficienza, esponendo platealmente il fianco a questo tipo di contestazioni.
Fa male ad esempio leggere che “Il regolamento infragruppo non contiene una disciplina dell’esercizio dei poteri di indirizzo e controllo nel rispetto del TIU ma al contrario, nel presupposto stesso che qualcuna delle sue direttive potesse violare la normativa, Agsm ha introdotto un meccanismo che, rimettendo alle società controllate la valutazione della conformità delle direttive ricevute, consente a queste solo di eventualmente respingere l’ “interferenza” della società capogruppo”. Se questa ricostruzione è vera, il messaggio che passa sarebbe: “non preoccupiamoci troppo delle regole, siamo a casa nostra…”.
Anche le giustificazioni addotte da Agsm in merito alle contestazioni sulla diversa entità dell’affitto pagato da Agsm Energia e Agsm Distribuzione (molto più gravoso per la seconda) non sembrano reggere ad una verifica logica dei fatti.
Insomma, la carenza di professionalità e attenzione getta ancora ombre sulla gestione nostre partecipate.

Il gruppo consiliare comunale Pd